Deinonychus «Ode To Act Of Murder, Dystopia And Suicide» [2017]
Recensione
Un ritorno, una ulteriore conferma. L’ottavo album degli olandesi Deinonychus consiste in un graditissimo ritorno per questa band guidata da sempre da Marco Kehren, e che eccelle ancora una volta nel Doom/Black più funesto, aspro e turpe.
È infatti un’atmosfera grigia e spoglia che ammanta le composizioni di questi tre quarti d’ora musicali, che si possono sentire sin dall’opener “Life Taker”, e però affiancate da parti decisamente più incisive e violente ma mai prive di un certo grigiore che varia sapientemente l’atmosfera. Queste due componenti compositive sono le costanti sonore su cui tutto l’album è incentrato, a cui semmai si aggiungono delle partiture di tastiera quasi barocche a tratti che aumentano più che mitigare l’aura sinistra di canzoni come “The weak have taken the earth”. Proprio questo è un ottimo esempio di quanto i Deinonychus sanno fare, con uno stile spoglio ma anche accattivante, che ammanta le composizioni e che le sottomette a questo sound sia quando i brani sono più tipicamente funeral doom come in “Buried under the frangipanis”, sia quando si punta più sullo stato d’animo dell’angoscia tipico di “Dusk” o dell’inesorabilità di “There is no eden”, ed è incredibile notare come a volte si usano stili musicali rari e ormai poco usati, come la prima metà di “Dead horse”, costituita esclusivamente da un arpeggio e lamenti vocali tipo certi primi My Dying Bride. E dove tantissimi gruppi riuscirebbero solo a comporre una lagna, i Deinonychus con così pochi mezzi riescono a consegnarci una vera litania mortifera che ti schiaccia e ti convince del valore di questa band e di questo disco.
Insomma: se come me siete fan del sound opprimente ma non minimale di gruppi come Dolorian, Betlehem, qualcosa dei My Dying Bride e magari anche certo depressive meno minimale, se vi piace catapultarvi in moods opprimenti e ossessionanti, i Deinonychus fanno per voi, e ovviamente anche questo disco, come del resto la loro discografia, sono molto più che consigliati.
Track by Track
- Life Taker 85
- For this I silence you 85
- The weak have taken the earth 85
- Buried under the frangipanis 90
- Dead horse 90
- Dusk 90
- There is no eden 90
- Silhouette 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 90
- Originalità: 90
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
88Recensione di Snarl pubblicata il 31.01.2018. Articolo letto 1776 volte.
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