Mortis Mutilati «The Stench of Death» [2018]

Mortis Mutilati «The Stench Of Death» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
31.01.2018

 

Visualizzazioni:
1072

 

Band:
Mortis Mutilati
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Titolo:
The Stench of Death

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
- Macabre :: all instruments.

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
50' 23"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.01.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Solstice Promotion
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Recensione

Secondo traguardo per la one man band francese di Mortis Mutilati con questo “The Stench Of Death”, un lavoro di recentissima uscita, registrato e autoprodotto in Svezia. Per chi non conoscesse questo progetto, il tutto si orienta in un contesto prettamente funeral black metal, realizzato tra andature funeree con assetti prettamente malinconici e annesse andature prevalentemente lente e mai esasperate ma dall’effetto lugubre che va ad assumere partiture toccanti grazie alle melodie oscure e funeree. Arpeggi misti a distorti unificati ad uno scream gutturale che tende in alcuni casi a trasformarsi in corale tetro e demoniaco rendendo il tutto assolutamente convincente e attraente. Il punto forte del disco è senz’altro la vena malinconica che prende il sopravvento sin dall’intro “Nekro” per poi propagarsi nel desolante arpeggio di sottofondo di “Echoes From The Coffin”, un brano ricco di melodici e distorti che si propagano in uno scream dal sapore quasi delirante; “Crevant Laveine” dal sapore iniziale propeso ad un doom ma tagliente come una lama che avanza nella sua lentezza spietata tra i lamenti corali in sottofondo di morte e tristezza. Un arpeggio malinconico, oramai nella tradizione della band apre “Regards D’Outre Tombe” una lenta macchina di morte e tristezza che avanza su note desolanti e uno scream inquietante; non da meno neanche le successive “Onguent Mortuaire” e la lunga ed interminabile “Portait Ovale” due desolanti realtà funeree strutturate su note e assetti di matrice black metal tra moderazione e inquietudine; lo scream si rivela in sostanza come il punto forte per la sua incredibile e delirante interpretazione di morte. Un black metal schietto del più caratteristico genere è quanto offre “Homicidal Conscience” mentre la successiva “Invocation A La Momie” si rivela nuovamente come un ottimo esempio di funeral black per le sue moderate andature tutt’altro che ripetitive strutturalmente rispetto ai precedenti brani ascoltati; “L’Odeur Du Mort” spiazzante e funebre al massimo nella sua struttura semplice che unifica lo scream con un corale femminile di dolore e malinconia; chiude questo eccellente disco l’outro “Ecchymoses” quasi a far girare per l’ultima volta quella pellicola fatta di ricordi e di persone in bianco e nero appartenenti ad un tempo ora morto e sepolto nelle tenebre più oscure. Un disco da avere se sentite e percepite dentro voi le voci e i richiami dal mondo dei morti.

Track by Track
  1. Nekro S.V.
  2. Echoes From The Coffin 80
  3. Crevant Laveine 80
  4. Regards D’Outre Tombe 85
  5. Onguent Mortuaire 80
  6. Portait Ovale 85
  7. Homicidal Conscience 85
  8. Invocation A La Momie 85
  9. L’Odeur Du Mort 80
  10. Ecchymoses S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 31.01.2018. Articolo letto 1072 volte.

 

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