Prologue Of A New Generation «Mindtrip» [2017]

Prologue Of A New Generation «Mindtrip» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.02.2018

 

Visualizzazioni:
1419

 

Band:
Prologue Of A New Generation
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Titolo:
Mindtrip

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Mirko Antoniazzi :: Voice;
- Cris Merz :: Guitars;
- Nico Tommasi :: Guitars;
- Filippo Tonini :: Drums;
- Dionis Platon :: Bass;

 

Genere:
Metal Progressive Djent

 

Durata:
31' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.07.2017

 

Etichetta:
Antigony Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
PR Lodge Music Promotion
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Recensione

I trentini Pologue Of A New Generation presentano il loro “Mindtrip”, nove brani all’interno del quale si contestualizzano elementi musicali derivanti dall’unione tra djent e metalcore con assetti esclusivamente moderni e con una maggiore propensione del primo genere rispetto al secondo. I riff, potenti il giusto e con la tendenza ad essere più stoppati che altro, tendono in alcuni passaggi ad intensificarsi mentre in altri a cedere un po’ il passo in favore di componenti melodiche; mentre la ritmiche di batteria, ben serrate, non risultano mai troppo aggressive o tecniche così offrendo una compagine strutturale che tende a cedere molto spazio alle due chitarre le cui note offrono comunque passaggi abbastanza orecchiabili. Quanto al cantato, la cui perfetta esecuzione di propaga con un una modalità scream acerba in alternanza in alcuni punti al clean offre un esito apprezzabile. Le tracce, come sopra si accennava, strutturalmente tendono a favorire il Djent al metalcore ma con alcune eccezioni come nel caso dell’opener effettiva “Black Hands” preceduta dall’intro “Roots And Bones”, tendente ad un apprezzabile mathcore o la buona “Karmic Law” dove il metal impera e ti trascina via come un fiume in piena; ma ancora “Neverbloom” dove, al di là dell’assetto stilistico compositivo già descritto, prende anche il sopravvento quell’indole più oscura che resta forse maggiormente in ombra in altri brani di cui la band non si è certo comunque privata per rendere più d’effetto il contenuto di questi disco; ancora da ricordare “Shiva”, una delle perle di questo disco un concentrato tra prog e mathcore ottimo e compatto. Una discreta prova che denota la tendenza della band a rendere in parte personale con il proprio stile una branca del metal che spesso viene tenuta più in disparte per le eccessive uguaglianze e per l’assenza di personalità tra una band e l’altra.

Track by Track
  1. Roots And Bones S.V.
  2. Black Hands 70
  3. Introspective 70
  4. Mindtrip 65
  5. Karmic Law 75
  6. The Perfection Exists 70
  7. Neverbloom 75
  8. Shiva 75
  9. Skyburial 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 11.02.2018. Articolo letto 1419 volte.

 

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