Tony Tears «Demons Crawl At Your Side» [2018]
Recensione
I genovesi Tony Tears, band con quasi trent’anni di attività alle spalle, rilascia oggi questo nuovo disco “Demons Crawl At Your Side”, particolare composizione dedita al genere Doom Metal, Dark e Prog Rock offrendo con nove tracce quanto di più oscuro si possa immaginare. Il disco narra in lingua madre e sotto basi musicali semplici, al limite dell’elementare, delle celebrazioni dei veri e propri inni relativi all’occulto, allo spiritismo e alla divinazione delle più inimmaginabili divinità ultraterrene. Il narrato e il cantato si alternano in alcuni brani tra una voce maschile e un’altra femminile per descrivere musicalmente contesti quasi teatrali misti anche a riproposti spezzoni di film aventi ad oggetto le sopraccitate materie che tendono in alcuni passaggi anche a rievocazioni quasi sataniche. Per imbattersi su quelle che sono le andature del doom dark proposto dalla band bisogna attendere in sostanza il quarto brano “Fury Of Baphomet” essendo i precedenti dediti più che altro ai già predetti contesti; musicalmente si assiste a sonorità quasi ovattate che decretano però una apprezzabile riuscita se si tiene conto della materia trattata; riff semplici al pari delle andature si miscelano ad un clean quasi sperimentale fatto di corali che però paiono rimanere quasi meno in evidenza rispetto al sound; il synth su “Predication” presenta effetti riconducibili a quel carattere più horror di derivazione cinematografica anni ’80, tendente un po’ a prendere in considerazione come modello di classica ispirazione i Goblin; il narrato femminile si alterna con annessi corali privi di percussioni ma su una base lineare dall’inizio alla fine del brano; un arpeggio di chitarra con un sottofondo synth di “Archangel Warrior” riconduce alla realtà ma nei suoi otto minuti di esecuzione unifica il clean maschile al femminile per sviluppare poi una seguente base molto semplice che pare questa volta non troppo curata nella produzione e che va nuovamente ad alternarsi alla modalità di apertura; l’ascolto prosegue con gli effetti synth di “The Thin Shroud Of Moloch” dall’apertura quasi spaziale e ipnotica diretta quasi a voler esorcizzare una vena di malignità che pervade le menti degli astanti, il brano si sviluppa di seguito su un rudimentale riff di chitarra e su una successiva ritmica elementare; un discreto doom distorto e ritmato si ha finalmente con “Demon Always Stands At The Dark” forse uno dei brani migliori del platter che offre dinamica e non si trascina su particolari invocazioni o corali privi di basi al limite dello spiazzante. La melodia quasi soffusa del conclusivo “Eternal Conflic” presenta una nuova base priva di percussioni e diretta solo aal narrato maschile con un corale unicamente femminile. Un disco particolare che da un lato presenta strumentalmente un lavoro molto elementare e, dall’altro, riesce nel complesso ad attirare l’attenzione sino ad un certo punto per le tematiche trattate ma niente di più.
Track by Track
- Psychic Exorcism S.V.
- In Lilith Days S.V.
- The Beast Inside The Beast S.V.
- Fury Of Baphomet 60
- Predication 55
- Archagel Warrior 55
- The Thin Shroud Of Moloch 60
- Demon Always Stands At The Dark 65
- Eternal Conflic 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 55
Giudizio Finale
59Recensione di Wolverine pubblicata il 14.02.2018. Articolo letto 2134 volte.
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