Tuna de Tierra «s/t» [2017]
Recensione
Disco di debutto per i Partenopei Tuna de Tierra, che in questi 47 minuti di musica ci propongono un rock molto leggero e atmosferico, con una certa passione per lo stoner, ma che si rivela essere in realtà non così presente in quest’album, malgrado ci venga proposto come tale.
Infatti, è solo un miraggio il mood desertico eppure molto atmosferico tipo Zippo di “The road to knowledge” nell’opener “Morning Demon”: da qui in poi le atmosfere si fanno decisamente meno chitarrose e più bluesy, che poco hanno a che fare con lo stoner, se non in certi momenti un po’ astratti di “Out of time” o di “Mountain”: qui lo stile che prevale, come detto, è quello più rarefatto e languido, che eccelle in “Rise of the lights” per delle belle atmosfere, ma che forse rende il disco un po’ troppo omogeneo e monodirezionale in altre parti, quasi che un cambio di marcia, di ritmo o di stile sarebbe stato meglio accetto tra i vari brani, in modo tale da rendere l’insieme un po’ più avvolgente. Ciò non toglie che anche così il disco autointitolato dei Tuna de Tierra riesce a sortire un certo effetto per chi apprezza il rock psichedelico più leggero e che taglia decisamente corto con il metal, ed è proprio a questa fascia di pubblico che questo album è indirizzato.
Track by Track
- Slow Burn - Intro S.V.
- Morning Demon 75
- Out of time 70
- Long Sabbath’s day - Intermezzo S.V.
- Rise of the lights 75
- Mountain 65
- Laguna 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl pubblicata il 22.02.2018. Articolo letto 1789 volte.
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