Hamnesia «Metamorphosis» [2018]

Hamnesia «Metamorphosis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.02.2018

 

Visualizzazioni:
1109

 

Band:
Hamnesia
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Titolo:
Metamorphosis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Livia Montalesi :: Voice, Violin;
- Giovanni Tarantino :: Drums;
- Lorenzo Diana :: Electric, Acoustic Guitar;
- Andrea Manno :: Bass, Fretless Bass;
- Matteo Bartolo :: Keyboards;

 

Genere:
Progressive Rock / Metal

 

Durata:
55' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.01.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I capitolini Hamnèsia rilasciano sotto forma di un rock metal progressive il loro disco di debutto “Metamorphosis” offrendo un ascolto che in definitiva risulta ben orientato sul genere predetto. Ciò in effetti emerge sin da subito se si considera il potenziale ritmico offerto, copioso di assetti progressive e annesse ritmiche particolarmente melodiche e piacevoli all’ascolto. La band offre in quasi un’ora di ascolto quanto di meglio possa fare se si considerano anche le andature e l’assetto sonoro orientato su elementi di matrice psichedelica anni ’70 con una riuscita discreta. Particolarmente collimante con il tutto anche il buon clean femminile che riesce ad orientare l’ascoltatore nelle miscele sonore offerte dalla quale il synth ma anche il basso fungono da elementi fondamentali per la riuscita del particolare e singolare sound di questa band. Il titolo del concept vuole in sostanza essere un viaggio nella mente umana attraverso paure ed insicurezze che la paralizzano, superate le quali però, è possibile giungere ad un cambiamento, ovvero una vera e propria metamorfosi. I brani scorrono complessivamente in maniera rapida, forti, come dicevamo sopra della buona musicalità offerta lasciando impressi anche alcuni passaggi particolarmente melodici. Dopo un lungo prologo “A Door Beyon My Life”, i migliori brani del platter ricadono su “Desmoterion”, dalle sue sonorità caratteristiche rock progressive che richiamano alla mente, di tanto in tanto, i grandi Artension nella seconda metà degli anni ’90 ma anche Dream Theater. Molto particolare anche la successiva “Nova” per le melodie richiamate e la pacatezza del cantato in alternanza a mutamenti ritmici particolarmente brillanti; forse una delle tracce più bella è quella recante il titolo del disco “Metamorphosis”, per i suoi incredibili impulsi progressive capaci di rendere appetibile il tutto affiancato al già richiamato clean femminile. “Onirikon” mette ben in evidenza i suoi passaggi tra synth basso e chitarre che offrono in definitiva un piacevolissimo spettacolo ritmico; molto elaborata è “Noctudromos” in cui qualche passaggio in basso fretless ammaglia non poco l’ascoltatore unitamente alle ritmiche progressive tra moderazione e accelerazione. Un disco significativamente elegante che farà parlare non poco di questa band.

Track by Track
  1. Prologue - A Door Beyond My Life S.V.
  2. One Step Forward 70
  3. The Black Cave 70
  4. Desmoterion 80
  5. Nova 75
  6. Metamorphosis 75
  7. Fleeting Throne 80
  8. Onirikon 80
  9. Noctudromos 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 22.02.2018. Articolo letto 1109 volte.

 

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