To Shed Skin «Devoured from Within» [2017]
Recensione
Credo che sia il disco di debutto, questo dei Deathcorers To Shed Skin da Carpi, e che condensa 7 tracce più intro, intermezzo, outro e cover di Skrillex in poco meno di 34 minuti. Un disco invero non scevro da qualche difetto, ma che comunque dimostra il proprio potenziale.
La capacità dei TSS infatti è sia quella di mostrare per tutto il disco di saper pestare duro su delle parti decisamente slam, sia quando si tratta di usare i breakdown disseminati in tutto il disco, nonché di avere una buona predilezione per delle parti sospese ed arpeggiate più lente, in cui i nostri eccellono. Più rare sono le parti dove il groove comanda, come nella sesta e settima canzone, e proprio in questi brani i nostri si avvicinano di più al metal. Questa è dunque la ricetta compositiva di questo disco, in cui l’impatto dei brani si affida parecchio allo djent e volendo anche a parti più Math, ma dove la sostanza dei brani non viene mai meno e non rincorre inutili tecnicismi o parti troppo ritoccate in fase di produzione. Per questo come “B.P.D.” riescono a farsi notare per una buona varietà ed un equilibrio delle varie influenze, nonché la fiammeggiante title track o la molto atmosferica “In the silence of god” a cui però si affiancano anche dei riffs disarmonici che corroborano il tutto.
A questi lati positivi, tuttavia, se ne devono anche affiancare anche alcuni meno riusciti, come il fatto che comunque a volte le canzoni suonano come una diretta prosecuzione del brano precedente, e questo in 7 vere e proprie canzoni non è un bene. Tanto più se alcune cose come l’intermezzo o l’outro risultano ridondanti e davvero non necessari. Aggiungete a questo il fatto che il disco è corto e che le canzoni vere e proprie di per sé non arrivano ai 26 minuti di durata, ed ecco come avanzano i miei dubbi sulla personalità del sound e anche una certa maturità della band sulla lunga distanza. Ciononostante, se il deathcore è il vostro pane quotidiano, specialmente se condito da forti dosi di Djent, questo disco dei To Shed Skin dovrebbe rappresentare senz’altro un acquisto consigliabile.
Track by Track
- Insomnia - Intro S.V.
- Wearing the mask of lies 70
- Your demons my scars 70
- B.P.D. 75
- Devoured from within 75
- Recreated reality 65
- Disposable people 75
- Echoes of the fallen - Intermezzo S.V.
- In the silence of god 70
- Still Awake - Outro S.V.
- Make in bun dem - Skrillex Cover S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il 25.02.2018. Articolo letto 2140 volte.
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