Last Minute to Jaffna «Quattro» [2017]

Last Minute To Jaffna «Quattro» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.03.2018

 

Visualizzazioni:
2112

 

Band:
Last Minute to Jaffna
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Titolo:
Quattro

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Valerio Damiano :: voce, chitarra;
- Danilo Battocchio :: chitarra, voce;
- Gianmaria Asteggiano :: basso;
- Andrea Pellegrino :: batteria;

 

Genere:
Post Metal / Sludge

 

Durata:
19' 51"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
24.11.2017

 

Etichetta:
Bare Teeth Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A due anni di distanza dall’ultimo full lenght tornano sulle scena underground i torinesi Last Minute To Jaffna con due tracce della durata di venti minuti scarsi racchiuse in questo Ep “Quattro”. La band già più che nota nelle scene per il proprio particolarissimo post metal all’intero del quale ruotano come un vero e proprio vortice elementi sludge, ambient black e quant’altro, si diletta nuovamente apportando questa volta alcune significative modifiche alla propria caratteristica operatività. L’ascolto offre in sostanza riff molto corposi che a poco a poco si disperdono in contesti rarefatti dall’effetto incredibile ed all’interno dei quali compaiono anche per la prima volta delle voci effettate quasi provenienti dall’al di là. Due brani che si diversificano non poco tra loro a cominciare dal primo “Sadness” che si mostra inizialmente ricco di inventiva ma soprattutto di creatività che sfocia in un’andatura d’apertura sludge fatta di potenti riff e annesse ritmiche all’interno delle quali non tarda a mettersi in evidenza anche lo scream misto a growl reso quasi sincopato; il brano offre nel corso dell’ascolto anche passaggi più melodici realizzati da un refrain di chitarra che si propaga come i cerchi formati da un sasso lanciato dentro uno stagno; il brano di seguito rallenta la sua marcia diventando quasi un doom e offrendo alla fine dei corali deliranti che spengono il tutto come una candela; di diverso impatto è invece il secondo “Cold Ground Of Changing” che si presenta nuovamente con un growl che squarcia un’andatura sludge mista di assetti particolarmente intensi e massicci nei contenuti; da successivo quarto minuto le cose mutano in favore di un contesto ambient in grado di catapultare l’ascoltatore in uno scenario totalmente nebbioso dove le delicatissime note e la stessa moderatissima andatura generano sensazioni tutte da ascoltare. Indubbiamente due brani risultano molto pochi per un poter esprimere sino in fondo un giudizio complessivo ma in questo caso, l’eccezione conferma la regola: la band ha saputo ancora una volta con i cambi di cui si accennava poc’anzi offrire un contesto decisamente particolare interessante che ben spazia da momenti dinamici ad altri totalmente soffusi e misteriosi.

Track by Track
  1. Sadness 75
  2. Cold Ground Of Changing 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 10.03.2018. Articolo letto 2112 volte.

 

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