In Vein «Veiled in Pain» [2018]

In Vein «Veiled In Pain» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
11.03.2018

 

Visualizzazioni:
996

 

Band:
In Vein
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Titolo:
Veiled in Pain

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Ilias :: Vox
Nick :: Lead Guitars
Angel-Paul :: Bass
Manos :: Rhythm Guitars

 

Genere:
Gothic Rock / Industrial

 

Durata:
21' 19"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Angels PR
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Recensione

Non è stato facile avere note biografiche e discografiche di questa band greca Gothic Rock/Dark. Sappiamo solo che questo dovrebbe essere l’Ep di debutto, e la formazione della band, trovata con fatica. Non è pervenuto neanche l’ordine delle canzoni, che pertanto sono state ascoltate in ordine alfabetico. Orbene: questo “Veiled in Pain” è un Ep di 21 minuti e poco più, globalmente ben fatto per essere un disco di debutto e che ci propone 5 canzoni facili facili all’ascolto e che scorrono via senza problema, segno di composizioni gradevoli, ben fatte e tranquillamente ascoltabili, che regalano senz’altro un po’ di ritorno al passato per un genere musicale come questo che gli In Vein propongono: non desueto, ma che di certo non va più di tanto per la maggiore.
Implicitamente, il lato negativo di questo Ep è tuttavia già stato menzionato poc’anzi: si tratta per l’appunto di un piccolo throwback e non molto altro, perché se da un lato è vero che le canzoni scorrono oneste, è anche vero che non si va molto oltre. A parte infatti che ogni tanto si gioca un po’ sul sicuro usando stili prettamente tra 69 Eyes e Poisonblack come nell’opener “Die again” con poca farina del proprio sacco, va anche detto che le influenze degli In Vein sono ben proposte ma non molto ben collegate, con una opener già descritta, una “Heart blades” che invece fa il verso ai Sisters of Mercy con intermezzi elettronici alla Manson di “Mechanical animals”, passando per la power ballad di “The grave of our love” fin troppo acustica, che fa il verso agli Ecnephias di “Inferno” (anche se secondo me volevano fare qualcosa di romantico alla HIM), ma in maniera un po’ più sdolcinata, mentre le ultime due canzoni riprendono il discorso delle prime due canzoni, senza che questi stili vengano miscelati granché. Questo zavorra un po’ l’ascolto di “Veiled in Pain”, che pertanto denota una band con un certo entusiasmo, ma anche con alcuni problemi di gioventù da sgrezzare. Vediamo un po’ come evolvono, nel frattempo se il Gothic Rock è il vostro genere e ne siete instancabili ammiratori, “Veiled in Pain” potrebbe essere l’Ep del momento per voi.

Track by Track
  1. Die Again 70
  2. Heart blades 65
  3. The grave of our love (acoustic) 60
  4. Veil of pain 65
  5. Vile Angel 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 11.03.2018. Articolo letto 996 volte.

 

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