RoadkillSoda «Mephobia» [2017]
Recensione
Quinto album intitolato “Mephobia” per gli stoner rock romeni Roadkillsoda oggi nuovamente in auge con queste undici tracce vibranti dall’inizio alla fine e a cui è indubbiamente impossibile rimanere indifferenti. Un disco che si presenta nel genere particolarmente completo sia nei suoi contenuti che nella cura di ogni minimo dettaglio a cominciare da quella che è la produzione, particolarmente nitida, che non lascia dunque spazio a coperture o falde che potrebbero incontrarsi nel corso dell’ascolto. I brani paiono indubbiamente molto diretti e fantasiosi sia nella genetica che in quella che è l’espressività che li caratterizza. Il tutto ovviamente reso ancor migliore anche dal buon clean vissuto e maturo, quasi rauco che rende ogni cosa ricca di mordente. Ritmiche dunque fantasiose e trascinanti che non cessano mai di catturare l’attenzione a cominciare sia dall’opener “ Prometheus”, molto carica di potenziale e vincente in quelli che sono sia il sound che la fantasia; anche il successivo “Bipolar” si rivela molto grintoso soprattutto in quella che è la sua struttura all’interno del quale una ritmica sempre prudente e attenta, ottimamente si amalgama con le andature della chitarra; molto interessante appare anche “Easy”, un brano dall’apertura quasi ipnotica che ben presto si libera per orientarsi su uno stoner quasi sporco e stradaiolo ricco di immancabili e fantasiosi spazi per quanto concerne il profilo ritmico; altro brano particolarmente festoso risulta “Casuality” per quella divertente ritmica che va a caratterizzarlo dall’inizio alla fine unitamente alla buona proposta del clean cantato; particolarmente oscuri paiono gli abbondanti otto minuti di “Dip”, generato da una ritmica uniforme e da suoni di contorno molto ferrei, quasi industrial ben presto poi smentiti dall’apertura del brano e dal vissuto clean che rimetto tutto sulla giusta direzione; “Tonight” è il classico stoner rock unificato a qualche passaggio più hard che non tarda a mettersi in evidenza per i suoi imponenti quanto caratteristici distorti e annessi assetti ritmici; “Trust” chiude il disco con una inedita apertura quasi grunge acustica subito poi sopraffatta da imponenti distorti e vivaci ritmiche; un disco completo e ottimamente realizzato che tende, a cominciare dall’ artcover, a trasgredire ed ammaliare l’ascoltare nelle sue nascoste maglie che a poco a poco al contrario, rivelano i suoi più nascosti e brillanti lati.
Track by Track
- Prometheus 75
- Pipolar 80
- Consequences 75
- Easy 80
- Casualty 80
- Legless 75
- Order 75
- Dip 80
- Backhander 80
- Tonight S.V.
- Trust 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
79Recensione di Wolverine pubblicata il 11.03.2018. Articolo letto 1048 volte.
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