Levania «The Day I Left Apart» [2018]

Levania «The Day I Left Apart» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.03.2018

 

Visualizzazioni:
2057

 

Band:
Levania
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Titolo:
The Day I Left Apart

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Elena :: Lead vocals;
- Still :: Keyboards,Vocals;
- Richie :: Guitars;
- Fade :: Bass;
- Markus :: Drums;

 

Genere:
Gothic Metal / Metal Core

 

Durata:
16' 10"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
08.03.2018

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Ritornano sulle scene i Gothic Metal Core Levania proponendo all’interno di questo nuovo Ep “The Day I Left Apart” una serie di contesti musicali prevalentemente moderni generati da elettronica e da assetti ritmici che tutto sommato, pur non avendo molto di novità rispetto all’incentivato mercato del metal core, danno comunque prova che questa band sa bene il fatto suo. La voce del disco è sdoppiata tra uno splendido clean femminile e un growl maschile che in alcuni casi pare poco confacente con la modernità di cui si fregia il prodotto. Il quintetto, grazie anche ad una buona produzione alle spalle offre tra un brano e l’altro un quadro complessivamente piacevole ma che in alcuni casi apre scenari propesi all’esclusività del sound moderno rispetto a quelle che sono le regole generali del metal. I sedici minuti di durata del disco propongono quindi metal core ma anche tanta modernità sia nel sound che nella struttura compositiva. L’opener è affidata a “Rising” un brano all’interno del quale sin da subito a poco c poco in un crescendo emergono tutti gli elementi di cui la band si serve per generare i propri brani, ritmiche moderne e fresche, basi elettroniche e una splendido clean che si alterna al growl; segue il brano migliore del platter, a detta di chi scrive “Trace” dove vincente è sia il ritornello musicale ma soprattutto quello cantato, vincente per la sua espressività.; segue la sin troppo elettronica “Dried Blood” brano dinamico ma naturale sino ad un certo punto; “Total Recall” offre invece maggiori spunti melodici rispetto al precedente offrendo una maggiore compattezza sonora ancora una volta molto elettronica nei contenuti; stessa cosa anche per il conclusivo “Your Eyes And My Fear” metal core ed elettronica viaggiano in completa simbiosi. Personalmente, pur trattandosi di un disco dai contenuti moderni, consiglierei alla band di abbandonare il growl in favore del meraviglioso clean femminile così evitando lo sdoppiamento vocale e eliminare un po’ di elettronica che, pare soffocare sin troppo la naturalezza offerta da una band che di fatto è strumentalmente preparata.

Track by Track
  1. Rising 65
  2. Trace 80
  3. Dried Blood 65
  4. Total Recall 70
  5. Your Eyes And My Fear 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 14.03.2018. Articolo letto 2057 volte.

 

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