Land Of Damnation «Demon» [2018]
Land Of Damnation
Titolo:
Demon
Nazione:
Italia
Formazione:
Adrian Peppe :: Vox, Guitars
DarkTranquillo J. :: Guitars
Michele Alfano :: Drums
Luigi "Towt" Smilzo :: Guest Bass
Genere:
Metal
Durata:
25' 21"
Formato:
EP
09.01.2018
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Non ci vuole molto a capire che i Land of Damnation da Pompei sono debuttanti: lo si capisce un po’ da tutto, in realtà: dal nome molto cliché e già usato da miriadi di bands in passato per il loro Demo Ep, dal nome della band che sembra più il nome di una canzone, nonché dalla copertina globalmente ben fatta ma, di nuovo, cliché e anche un po’ anonima. Non che questo sia un male, tutti siamo debuttanti e inesperti in qualcosa, e in questo caso è evidente che “Demon Ep” dei land of Damnation appare come un prodotto onesto.
E onesto e senza pretese è l’ascolto dei brani di questa band, che mostrano un sacco di potenzialità ma anche un sacco di incertezze tipiche dei gruppi di debutto. Nella fattispecie, i LoD mostrano dalla propria di avere buone capacità tecniche, una certa precisione nei dettagli, una buona produzione, potente ma non inutilmente sopra le righe, e anche un certo entusiasmo compositivo, il tutto a fare da buona base per sviluppi futuri, mentre tra i difetti dobbiamo annoverarne alcuni tipici, come la durata della canzoni assolutamente eccessiva che porta a diluire troppo le loro buone intuizioni compositive le quali possono puntare più al sodo ed essere sfrondate (“Tearing the veil” alla fine brancola nel vuoto e “Land of Damnation” ha idee troppo sparse), una personalità musicale ancora in divenire, che cambia troppo da brano a brano, e che va a citare un mix abbastanza canonico tra heavy e death melodico nella prima e nell’ultima canzone, i Sentenced in “Tearing the veil” e i Metallica del Black Album più certi riff a chitarra sdoppiata alla Maiden in “Die”; un altro tipico errore di gioventù. Concludono il quadro anche certi luoghi comuni evitabili come la inutile introspezione a 1’30” in “Tearing the veil” quando invece il brano dovrebbe andare a gas aperto.
In conclusione: come detto, luci e ombre. “Demon Ep” è un debutto con molti pregi e difetti tipici dei debuttanti. Costituisce una buona base, ma c’è del lavoro da fare per i Land of Damnation per trovare la propria dimensione sonora. Il voto rispecchia ciò che questo demo è: un buon inizio con buoni spunti, ma per fare di più bisogna lavorare un po’.
Track by Track
- Intro S.V.
- Land of damnation 60
- Tearing the veil 60
- Die 70
- Harmonia 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
64Recensione di Snarl pubblicata il 22.03.2018. Articolo letto 1775 volte.
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