Tintinnabula «Mamacita» [2018]

Tintinnabula «Mamacita» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.04.2018

 

Visualizzazioni:
993

 

Band:
Tintinnabula
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Titolo:
Mamacita

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Nino Leone :: Voce filarmonica;
- Peppe Calandrino :: Chitarra;
- Peppe Giacalone :: Basso;
- Gianni Giacalone .. Synth;
- Gaetano Denaro :: Batteria;

 

Genere:
New Metal - Rock

 

Durata:
1h 7' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Areasonica Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
La Suburbana
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Recensione

La band sicula dei Tintinnabula rilascia questo nuovo lavoro “Mamacita” all’interno del quale confluiscono le più diverse sfaccettature del rock che vanno ad abbracciare un largo contesto tra folk, nu metal e anche pop. La band indubbiamente struttura il lavoro diversificando al meglio il contesto musicale predetto su uno scenario prevalentemente goliardico andando a richiamare quasi indirettamente tradizioni popolari di un tempo che fu sino alle realtà più discusse dei tempi moderni. Musicalmente il lavoro non lascia poi spazi per margini diretti a particolari critiche proprio in considerazione della robustezza sia del sound in assetto hard rock, nu metal che per le fantasiose andature alternate tra momenti più dinamici ad altri moderati; il disco, di tanto in tanto, tende però a bivaccare su realtà apparentemente divertenti ma dal risultato spesso troppo impostato al limite del noioso. La parte cantata è più che altro di natura scenica, un clean che si contestualizza tra le migliori realtà e tradizioni della cultura popolare tra fisarmoniche e ritmiche semplici. Alcuni brani come il caso di “La Mia Resa” o ancora “Mamma” e lo stesso “Mamacita” si rilevano dall’apertura grintosa per poi andare a infrangersi su una via di mezzo tra espressività sempre cantata tra poesia, narrazione o di qualcos’altro di non definibile. Altre tracce come “Pazzo”, sembrano quasi sin troppo emulare la modalità espressiva dal cantante Caparezza, altre invece risultano veramente ben concepite sia strutturalmente che anche nel corso dell’evolversi come “Viva Mazzarà” e il successivo “Pietà” aperto da un riff heavy metal e successiva andatura hard rock massiccia e compatta dall’inizio alla fine. Complessivamente la prova è apprezzabile soprattutto se diretta ad un pubblico che ama ascoltare musica divertente, goliardica, quasi tradizional popolare, ma allo stesso tempo anche variegata nel genere e nello stile.

Track by Track
  1. Money 65
  2. Ciochard 65
  3. La Mia Resa 70
  4. Auto Blu 60
  5. Mamma 70
  6. Dementia Musicae S.V.
  7. Pazzo 60
  8. L'Immensita' 65
  9. Mamacita 70
  10. Cattiveria 65
  11. Viva Mazzara' 70
  12. Pieta' 70
  13. La Voce Del padrone 65
  14. 0 65
  15. Amore Amaro 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 07.04.2018. Articolo letto 993 volte.

 

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