Lenore S. Fingers «All Things Lost On Earth» [2018]

Lenore S. Fingers «All Things Lost On Earth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
09.04.2018

 

Visualizzazioni:
1761

 

Band:
Lenore S. Fingers
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Titolo:
All Things Lost On Earth

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Natale Casile :: Bass
Gianfranco Logiudice :: Drums
Patrizio Zurzolo :: Guitars
Giuseppe Giorgi :: Keyboards
Lenore :: Vocals, Guitars

 

Genere:
Decadent Gothic Metal

 

Durata:
46' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.03.2018

 

Etichetta:
My Kingdom Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Me lo ricordo bene questo gruppo da Reggio Calabria, questi ragazzi che nel 2014 fecero un “Inner Tales” che mi piacque davvero tanto, un gran bel disco di Gothic/Doom che poteva cadere in tanti trabocchetti tipici dei wannabe di questo genere, ma che non lo ha fatto, e che semplicemente limitandosi al proprio genere riusciva a brillare. E purtroppo per il secondo “All things lost on earth” i LSF cadono un po’ in questo trabocchetto, dandoci un album non brutto, ma inferiore a “Inner Tales”.
Il trabocchetto nella fattispecie consiste nella riduzione drastica della parte doom e in buona parte del gothic, aumentando la componente metal, e di fatto facendo un metal piuttosto robusto che non si sposa molto bene con le atmosfere eteree delineate dalle linee vocali della cantante. Ne esce fuori un lavoro ok, ma invero manieristico, e che toglie molta della componente sognante per la quale ero andato fuori di testa nel loro disco precedente, rimpiazzata da brani ok, ma che non lasciano granché il segno. Bisogna aspettare la migliore parte centrale dell’album per riascoltare qualcosa di più appassionante, con una bella “Epitaph” gradevole e che calibra meglio le componenti del sound dei LSF, o le buone inflessioni Gothic Rock di “My schizophreniac child”, prima di ritornare, nelle canzoni conclusive, sui lidi già battuti nelle canzoni in apertura.
Insomma: “All things lost on earth” è un album ok. Non male, ma neanche eccellente e che non bissa il successo del primo album. Da questi ragazzi sinceramente mi aspettavo di più. Una ripresa di fiato della band dopo il successo (forse) inaspettato del primo album ci può stare, quindi il prossimo album dovrà dirci la verità sui Lenore S. Fingers, ma per ora dobbiamo accontentarci di un disco che fa l’errore di temere di tuffarsi di testa nel genere in cui eccelle di più, preferendo sperimentazioni incerte, che hanno la loro fascia di pubblico nel Gothic Rock, ma che è di rimando e comunque non è una posizione da leader che questa band in passato mi ha dimostrato di meritare. Peccato...

Track by Track
  1. My name is Snow - Intro S.V.
  2. Lakeview's ghost 65
  3. Rebirth 65
  4. Ever after 70
  5. Luciferines 65
  6. Epitaph 80
  7. My schizophreniac child 80
  8. Decadence Of Seasons 65
  9. All things lost on earth 70
  10. Ascension - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 09.04.2018. Articolo letto 1761 volte.

 

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