ShockProof «More Broken Chains» [2018]

Shockproof «More Broken Chains» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
15.04.2018

Band:
ShockProof

Titolo:
More Broken Chains

Nazione:
Italia

Formazione:
- Riccardo :: Voice, Bass;
- Andrea Gandin :: Guitars;
- Leopoldo Ceccotti :: Drums;

Genere:
Old School Thrash Metal

Durata:
42' 17"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2018

Etichetta:
Time To Kill Records

Subsound Records

Distribuzione:
Goodfellas

Code7 Distribution

Plastic Head

Agenzia di Promozione:
Kick Agency

Recensione

Il trio capitolino degli Shock Proof rilascia questo “More Broken Chain” all’interno del quale undici tracce danno vita ad un solido quanto spigoloso Thrash Metal musicalmente ben disposto se si considerano i discreti quanto semplici intuiti della chitarra e il buon lavoro dietro le pelli; quanto al rabbioso clean vocale invece, risulta invece poco espressivo e incisivo al punto da rendere l’effetto vocale dei brani praticamente invariato dal primo all’ultimo; detta carenza è probabilmente anche dovuta al limitato utilizzo di assetti tecnici che non la mettono ben in evidenza al pari anche di quella che è l’intera produzione del lavoro. Le intuizioni compositive risultano sostanzialmente apprezzabili e attraenti nei contenuti anche se spesso si ha la sensazione di un ristagno sotto il profilo delle idee spesso particolarmente protese verso il groove. Quanto alle sonorità, il disco offre un sound abbastanza grezzo nei contenuti probabilmente risultato da una scelta della band a non ricorrere a soluzioni tecniche così optando per un qualcosa di soddisfacente e nulla di più. I brani, tutti rabbiosi e ben suonati, non si glorificano mai più di tanto ma lasciano complessivamente una buona impressione intuitiva e strutturale che, se migliorata sotto il profilo di quanto sopra detto, avrebbero non poco migliorato il tutto a cominciare dall’indiscussa aggressività di “Ball Chains” o ancora di “Roaring” e inevitabilmente di “Will To Ruin”; interessante anche “R.T.N.”, ritmicamente sempre sopra le linee per il suo spinto e dinamico thrash. Il lavoro andrebbe rivisto sotto diversi punti di vista ma non per questo la band va penalizzata ma al contrario incentivata a trovare, sia sotto il profilo della produzione che del miglioramento della parte cantata, quelle soluzioni che non devono permettere di lasciare troppo indietro il segmento compositivo dei brani che in realtà è di per sé sempre divertente, dinamico e ben riuscito.