The Danger «The Danger» [2017]
Recensione
È davvero incredibile come l’heavy metal italiano anni 80 sia una miniera inesauribile di bands, e tante più bands si scovano, tanto più rimani interdetto sia da quante ce ne sono, sia da come la passione profusa denota un entusiasmo tangibile, sia da come questo tipo di euforia musicale sia una vera e propria mosca bianca tra i vari generi del metal made in Italy. E i The Danger da Rimini, capitanati da Marco Spinelli dei Vanexa e precedentemente noti come “The Danger Zone band” e da non confondere coi Danger Zone, non sfuggono a questa regola. La ricetta compositiva è semplice: un heavy metal abbastanza semplice ma potente, tematiche rock n roll rigorosamente sopra le righe, niente eccessive elaborazioni compositive, condite tutto con una sfrontata attitudine alla “Proud to be loud”, e servite incandescente.
Questo è il terzo album dei The Danger: 42 minuti di puro rock/metal sputato in faccia e declamato, che dichiara un amore viscerale per questa musica nella titletrack e “Rock n roll”, nel metal anthem tamarro ma divertente “Il libeccio”, nelle classiche ma godibilissime “L’amore no” e “bla bla bla”, per un risultato che magari non rivoluzionerà il mondo del metal italiano, ma che ti farà divertire da pazzi sotto i palchi quando ascolti questa band. Per il resto, va detto che di certo comunque non ci troviamo di fronte a un album classico, e questo non per il sound semplice e volutamente non molto originale, ma perché dalla seconda metà in poi i The Danger finiscono un po’ le cartucce e ci dimostrano che effettivamente oltre una certa attitudine vanno non molto oltre. Ne siano un esempio la più ridimensionata “Alpornonsicomanda”, una “Cattivo esempio” con un ritornello poco efficace, una “California” un po’ da luogo comune, e una conclusiva “Adrenalina”, che consiste in una buona strumentale, ma sinceramente per me se la si arrangiava con il cantato per me spaccava il doppio.
Per questo motivo, “The Danger” dei riminesi The Danger è il tipico disco rock/metal da costa romagnola: bello, pieno di “joie de vivre” e quasi solare, ma anche un po’ già sentito e a tratti un po’ troppo ignorante, direi quasi cafone. Per questo motivo il giudizio finale è diminuito di 5 punti, ma ciò non toglie che il bacino di utenza per questo album è molto vasto, specialmente se la vostra meta annuale è l’Heavy Metal Night di Martinsicuro.
Track by Track
- The Danger 75
- Metallari (Metalheads) 75
- Scemo (Stupid) 70
- Il Libeccio (The bar) 75
- Rock n Roll 75
- L'amore no (Through with love) 70
- Bla bla bla 75
- Alpornonsicomanda (The porn wants what the porn wants) 65
- California 65
- Cattivo Esempio (Bad example) 65
- Adrenalina (Adrenaline) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il 28.04.2018. Articolo letto 2080 volte.
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