F.K.Ü. «1981» [2017]

F.k.Ü. «1981» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
11.05.2018

 

Visualizzazioni:
856

 

Band:
F.K.Ü.
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Titolo:
1981

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Pat Splat :: Bass, Vocals
Pete Stooaahl :: Guitars, Vocals
Larry Lethal :: Vocals
Unspeakable Emp :: Drums

 

Genere:
Horror Thrash Metal

 

Durata:
38' 38"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.11.2017

 

Etichetta:
Despotz Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
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Recensione

Gran bel quarto disco per gli Speed/Thrashers da Uppsala, Svezia, chiamati F.K.U., che in circa 39 minuti ci consegnano 14 canzoni più cover tiratissime, scavezzacollo e che faranno senz’altro la felicità degli amanti di questo tipo di sonorità, classiche ma non per questo stereotipate o derivative.
Sì perché “1981” riassume la furia degli Exciter, di certi Agent Steel e sopratutto dei migliori Municipal Waste in tracce non troppo brevi, ma violente, eterogenee e con influenze musicali che variano da brano a brano, evitando dunque una fatale monodirezionalità dell’album. Se infatti i Municipal Waste sono presenti nella prima e nella terza canzone, è la potenza degli Exciter a prevalere in canzoni come la seconda o la penultima, passando per richiami qua e là agli Anthrax, ai mai dimenticati Assassin e perfino ai primi Slayer nella migliore del lotto “The house by the cemetery”, mentre in canzoni come “The prowler” è irresistibile il richiamo al mosh quando la canzone viene suonata dal vivo, insieme ad altri brani come “Halloween II”. Ne risulta dunque un album travolgente e senza respiro, ma che è abbastanza vario e che non si assimila del tutto dopo pochi ascolti, mostrando dunque che questi F.K.U. oltre che alla potenza e al tiro hanno anche una certa dose di intelligenza nelle loro canzoni, semmai con l’unico difetto dato dal fatto che i brani per me potevano spaccare ancora di più se si aumentava la dose di assoli nei brani, anche se l’impatto e la variazione dei brani sopperiscono comunque a questo difetto. Conclude una “Evil Dead” dei Death che semplicemente ci sta benissimo.
In conclusione: Non c’è che dire: sarà anche qualcosa di non molto innovativo, ma poco importa: il bacino d’utenza per musica come questa è decisamente ampio, e come sappiamo l’originalità non è una componente fondamentale in questo genere. Se la vostra seconda pelle è la vostra vecchia e puzzolente maglietta bianca dei Kreator, questo disco deve essere nella vostra collezione di dischi.

Track by Track
  1. 1981 75
  2. Nightmares in a Damaged Brain 75
  3. Hell night 75
  4. Corpse mania 80
  5. Friday the 13th Part 2 80
  6. The burning 80
  7. The funhouse 80
  8. The house by the cemetery 85
  9. Burial ground 80
  10. The prowler 80
  11. The beyond 75
  12. Halloween II 80
  13. Night school 70
  14. Ms 45 75
  15. Evil dead (Bonus track Death Cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Snarl pubblicata il 11.05.2018. Articolo letto 856 volte.

 

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