Raw Rust «Darwinist Regression» [2018]

Raw Rust «Darwinist Regression» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.05.2018

 

Visualizzazioni:
748

 

Band:
Raw Rust
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Titolo:
Darwinist Regression

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Boro :: Voice;
- Dado :: Guitar;
- Ale :: Bass;
- Foraf :: Drums;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
28' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
16.04.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I vicentini Raw Rust rilasciano il loro secondo disco "Darwinist Regression" dando impulso ad un death metal vecchia scuola non scevro da contesti thrash e grind.
La mezz'ora scarsa di ascolto del lavoro offre un quadro compositivo tutt'altro che tecnico ma piuttosto semplice e abbastnza grezzo quanto scontato nella riuscita forte in ogni caso di una accettabile produzione che ne sviluppa al meglio il senso e la portata; il growl tende in ogni caso a non essere poi così cattivo come potrebbe lasciare intendere per una band che suona un genere come questo, dedicandosi ad un qualcosa che si avvicina più ad un clean rauco. I riff non paiono mai troppo grintosi ma ciò che ben si mette in evidenza e l'ottimo lavoro del basso dove, tra un brano e l'altro, lascia il proprio significativo apporto con qualche interessante passaggio fretless.
In sostanza, a cominciare dall'opener, non abbiamo purtroppo la possibilità di ascoltare qualcosa di appena più originale rispetto al fastoso, vecchio death metal. Le tracce scorrono con estrema rapidità all'ascolto a cominciare da "Living Room" e "Zoocracy" dove le andature, seppur di tanto in tanto spinte, paiono concentrarsi poco sulla qualità e molto sulle resa. "Necrophagism" ma anche "Buffering Emotion" offrono al meglio il lavoro dela basso e qualche passaggio appena più tecnico di batteria ma nulla di più; Interessante è l'apertura di "Devouring Competition" un brano che poi sembra più destinato ad offrire un contesto alternato tra blast beat all'impazzata ed un'andatura appena più moderata.
Si conclude con le due parti di "Darwinist Regression Pt.I e II" il secondo dei quali un cupo outro di pianoforte e successiva andatura moderata, mentre il primo un'altra sfuriata che di tanto in tanto, propone un quadro compositivo appena più melodico all'interno del quale un death misto a grind contestualizza al meglio la riuscita.
Il disco, nonostante l'impegno, non offre molti significativi spunti compositivi forte di una eccessiva concentrazione sulla velocità che, per la poca fantasia, già dopo pochi minuti di ascolto rischia di stancare ed annoiare.

Track by Track
  1. Living Room 50
  2. Zoocracy 50
  3. Necrophagism 60
  4. H5N1 55
  5. Buffering Emotion 60
  6. Devouring Competions 50
  7. Darwinist Regression part I 50
  8. Darwinist Regression part II (outro) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
55

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 14.05.2018. Articolo letto 748 volte.

 

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