De La Muerte «Venganza» [2017]

De La Muerte «Venganza» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.05.2018

 

Visualizzazioni:
1738

 

Band:
De La Muerte
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Titolo:
Venganza

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gianluca Quinto :: Guitars
Gianluca Mastrangelo :: Vocals
Christian D'Alessandro :: Guitars
Claudio Michelacci :: Bass
Luca Ciccotti :: Drums

 

Genere:
Metal

 

Durata:
49' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.12.2017

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Disco un po’ strano questo “Venganza” dei De La Muerte, band che suppongo essere di Roma e che arriva a questo secondo disco di rock/metal edito dalla Revalve Records. Strano perché la band funziona a tratti: a volte ci convince eccome, più per l’attitudine e per la potenza che per vere e proprie personalità del sound, altre volte invece specialmente in testa l’album suona come già sentito.
Infatti, è la parte iniziale che sinceramente non capisco tanto e che trovo un po’ sconnessa con il resto, quasi che va a citare forzatamente diversi stili musicali risultando in canzoni buone ma solo a tratti in sé e per sé, e con quel senso di “già sentito” che compare in una “Lady Death” francamente un po’ anonima e in una “The last duel” che consiste in un southern rock dalla melodia un po’ cliché, e solo con le chitarre a brillare davvero nei soli. Non sembra promettere bene, ma va detto che da qui in poi “Venganza” impenna niente male con canzoni che dovrebbero brillare da live, e se “Gambling in hell” ci piace per il suo tocco decisamente rockeggiante con un po’ di stoner, è l’accoppiata più metal “Death engine” e “How do you feel” che mi convince di più, con degli andamenti tutto sommato classici, ma comunque potenti e ben suonati, senza contare l’altro buon highlight del disco, ovvero la lunga ma varia “Scream of madness”. Non che gli altri brani compresi non siano all’altezza, ma ogni tanto ritornano a suonare un po’ di già sentito, di troppo impostato come attitudine e forse anche troppo cangiante tra i generi. Ne sia un esempio la tamarra e francamente irrilevante “Cancion dei Mariachi”, cover dei Los Lobos.
Insomma: decisamente non male a tratti, di nicchia in altri momenti. Questo è “Venganza” dei De La Muerte, un album secondo me in divenire, che rappresenta un gruppo buono ma ancora non sempre originale e con certi equilibri compositivi ancora da sviluppare un po’, specialmente tenendo conto del fatto che a furia di suonare cambiando genere da una canzone all’altra, c’è il rischio di disorientare un po’ il pubblico e di soddisfarlo a tratti, ma mai completamente. Ad ogni modo, se state cercando un disco tra il rock e il metal e che spazi tra questi generi, “Neganza” dei De La Muerte dovrebbe fare al caso vostro.

Track by Track
  1. Theme of revenge - Intro S.V.
  2. De la muerte 65
  3. Lady death 55
  4. The last duel 65
  5. Gambling in hell 75
  6. Heart of stone 75
  7. Death engine 80
  8. How do you feel 75
  9. Horizon 70
  10. Cancion dei mariachi (Los Lobos cover) S.V.
  11. Scream of madness 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Snarl pubblicata il 19.05.2018. Articolo letto 1738 volte.

 

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