Way Out «Wheel of time» [2018]

Way Out «Wheel Of Time» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
27.05.2018

 

Visualizzazioni:
3013

 

Band:
Way Out
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Titolo:
Wheel of time

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Riccardo Strizzi :: Voce;
- Stefano Strizzi :: Batteria;
- Riccardo Di Felice :: Basso;
- Enzo Tauriello :: Chitarra;
- Frank Marrelli :: Chitarra;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
45' 24"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Semplice ma nel complesso appagante questo “Wheel Of Time” dei romani Way Out, una della band storiche della capitale considerandone la formazione risalente al 1980. Numerosa attività compiuta, tra live, demo, materiale inedito e immancabili cambi di line up oltre ad un ventennio di pausa a causa di uno scioglimento durato sino al 2014, vedono di seguito una reunion e la messa a punto di questo nuovissimo disco. L’Heavy Metal di cui la band si fa portavoce è in sostanza quello di derivazione inglese anni ’80 ’90 sulla scia di Judas Priest e Saxon che fanno dello stile della band sostanzialmente la fonte ispiratrice primaria per la creazione dei propri brani. Quindi riff schietti, andature moderate ma ben diversificate nei contenuti, rappresentano i punti forti del disco considerando anche quell’immancabile dose di personalità che tende ad emergere tra un brano e l’altro. Il gioco del synth rende particolari alcune melodie che si alternano spesso tra passaggi acustici e sorprendenti lead solo; buona anche la prova del clean perfettamente all’altezza della situazione. Se quindi brani come l’opener “Born To Fight”, rendono sin da subito l’idea di cosa ci si possa aspettare sino alla conclusine dell’ascolto del lavoro, “Black Stone” e “Metal Attack” fortificano con la loro schiettezza e potenza, forti anche di una più che buona produzione alle spalle, lo stile e la forza della band; “Woman In My Dreams” sembra appena diversificata rispetto alle precedenti proprio per la dose più soft che la contraddistingue ma dalla quale non cessa comunque la forza del metal che è insita nella band; molto tirato, dagli atteggiamenti quasi tendenti al power “Wheels Of Time”, presenta una linea compositiva molti dinamica forte di una buona apertura e di tutti quegli igredienti necessari per rendere potente quanto basta il risultato; molto intrigante anche “I Don’t Believe In Destiny” per la sua immancabile quanto tipica dose di heavy che va a caratterizzarla data da una buona ritmica e da un’altrettanta quanto espressiva line vocale; “Listen” è invece la classica ballad che anticipa la conclusiva “I See The World”, una vera e propria sfuriata quasi a ricordarci un bel po’ i Maiden. Un disco complessivamente soddisfacente dei contenuti e che mantiene comunque alta a distanza di anni la vena più tipica del metal di importazione anni ’80. Un disco comunque da avere se amanti del metal vecchio stampo.

Track by Track
  1. Born To Fight 70
  2. Black Stone 70
  3. Metal Attack 70
  4. Woman In My Dreams 75
  5. Wheel Of Time 75
  6. The Last Promise 70
  7. I Don't Believe in Destiny 65
  8. Listen 65
  9. I See The World 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 27.05.2018. Articolo letto 3013 volte.

 

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