Hirax «Born in the Streets 1983/1984» [2018]

Hirax «Born In The Streets 1983/1984» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
21.06.2018

 

Visualizzazioni:
2015

 

Band:
Hirax
[MetalWave] Invia una email a Hirax [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Hirax [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Hirax

 

Titolo:
Born in the Streets 1983/1984

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Katon W. de Pena :: Vocals
Steve Harrison :: Bass
Lance Harrison :: Guitars
Mike Vega :: Drums

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
35' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
F.O.A.D. Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di F.O.A.D. Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di F.O.A.D. Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di F.O.A.D. Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di F.O.A.D. Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
[MetalWave] Invia una email a Anubi Press [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Anubi Press [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Anubi Press

 

Recensione

Ottima compilation retrospettiva per gli storici thrashers californiani Hirax, che ci propongono 12 tracce in questo “Born in the streets”, delle quali alcune vengono dal loro vecchio demo, altre sono registrazioni originali di brani mai pubblicati, e gli ultimi sono il frutto di una vecchia incarnazione della band, al tempo chiamata L.A. Kaos, per un risultato che non tocca i 36 minuti, ma che ti conquista per la genuinità della proposta musicale, oltre che per la qualità della stessa.
La ricetta proposta degli Hirax qui è notevolmente più snellita e anche un po’ acerba rispetto ai loro full lengths, e consiste in una serie di brani a volte più prominenti verso lo speed metal, altre volte verso l’heavy, altre ancora verso una fierezza sonora rock/metal (specialmente negli ultimi brani in scaletta degli LA Kaos), ma tutti con un riffing minimale, con arrangiamenti tanto minimali quanto efficaci e potenti, che giocoforza non rendono i brani lunghi, ma che conferiscono un tiro invidiabile e gustosissimo che si ravvede nel grintoso primo demo della band, registrato in presa diretta con tanto di parlate del fonico un istante prima che comincino i brani, o nello stile più rock/metal degli LA Kaos, irresistibile nella divertente “My baby” o nella brillante “She’s man killer”, anche se questi sono alcuni dei tantissimi highlights di cui questo disco è costellato. Poi sì, potremmo aggiungere che i tre brani inediti hanno una batteria a malapena udibile, ma non è questo il punto: il punto di quest’album è l’incredibile fascino vintage della release, e il modo in cui sonorità così primordiali e grezze suonino ancora maledettamente attuali e interessanti. Se siete fans del Metal Old School anni 80 e se la vostra seconda pelle è una maglietta degli Strana Officina o dei Motorhead, questa release per me dovrebbe essere il vostro acquisto del mese!

Track by Track
  1. Born in the streets 80
  2. Battle cry 80
  3. Stand and be counted 80
  4. Believe in the king 80
  5. To be free 80
  6. The saviour 80
  7. War hero 80
  8. Intro + Life Goes On 80
  9. She's man killer 80
  10. My baby 80
  11. Y.B.D. 80
  12. Runnin' 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Snarl pubblicata il 21.06.2018. Articolo letto 2015 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.