Borrower «A Plague Chapter...» [2018]

Borrower «A Plague Chapter...» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
26.06.2018

 

Visualizzazioni:
952

 

Band:
Borrower
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Titolo:
A Plague Chapter...

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Salvatore Civilla :: Bass
Massimo Ratano :: Vocals, Guitars
Francesco Formoso :: Drums

 

Genere:
Heavy Metal / Techno-Thrash Metal

 

Durata:
19' 52"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
30.04.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Arrivano al quinto demo (in questo caso un Ep, in realtà) i Leccesi Borrower, una band attiva da molto tempo, ma che dopo tante interruzioni di attività non ha mai potuto dare continuità più di tanto al proprio lavoro. Questo Ep arriva dopo 13 anni dal precedente lavoro, e condensa quasi 20 minuti di ciò che loro stessi chiamano Techno-thrash. Purtroppo, però, il risultato si rivela inferiore alle aspettative. Intendiamoci: “A plague chapter” non è un Ep da buttare, ma sfortunatamente all’ascolto si rivela ben presto essere un disco che non aggredisce come dovrebbe, favorendo degli arrangiamenti, specialmente ritmici, anche ascoltabili ma invero innocui.
È infatti l’inizio di “The mower” a rivelare la faccenda su questo Ep: un buon inizio seguito poi da un prosieguo ascoltabile, ma che insiste su tempi medi che non spiccano per chissà quale caratteristica. E se questo brano rivela comunque un feeling apprezzabile alla Crisis, ciò non toglie che il risultato è un po’ inferiore a ciò che si sente che questi ragazzi potevano fare. E la stessa cosa vale per la melodia un po’ nella media di “Not of this world”, il cui effetto heavy metal va anche bene, ma di nuovo: non è niente che non sia già stato sentito, fatto in precedenza, e sinceramente anche superato. “A plague chapter” è così: di base va benino e ha delle cose fatte da musicisti che comunque ci mettono del proprio, ma il cui risultato, pur se apprezzabile in qualcosa, finisce per non stupirti, come il tocco alla Megadeth della terza canzone o l’endemica mancanza di originalità della quarta canzone, che formalmente sarà anche un buon esercizio di stile e tecnica, ma che non ti fa mai salire l’adrenalina. Solo l’ultima canzone possiede all’inizio un buon tocco Heavy Metal che coinvolge, ma dura solo metà della canzone, dopodiché ritornano i difetti suddetti.
Insomma: “A plague chapter” di per sé non è male, ma basta poco per rendercisi conto che sin dal ritorno del thrash old school di anni fa si è andati oltre a ciò che qui viene proposto, e che per quanto si può apprezzare qualcosa, il songwriting è comunque desueto, ancorato a certi cliché passati e forse anche zavorrato da così tanti anni di inattività. Concedo ai Borrower una sufficienza che rispecchia un disco non inascoltabile, ma che se vuole muoversi da questo livello deve anche mettersi all’opera.

Track by Track
  1. The mower 65
  2. Not of this world 60
  3. Dissociated 60
  4. Stillborn 60
  5. Razing all to the ground 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Snarl pubblicata il 26.06.2018. Articolo letto 952 volte.

 

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