Hypnotheticall «Synchreality» [2018]

Hypnotheticall «Synchreality» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.07.2018

 

Visualizzazioni:
2320

 

Band:
Hypnotheticall
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Titolo:
Synchreality

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Davide Pellichero :: Vocals;
- Giuseppe Zaupa :: Lead & Rhythm Guitar, Programming;
- Luca Capalbo :: Bass Guitar & Backing Vocals;
- Giulio Cariolato :: Drums;

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
46' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
16.03.2018

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

I vicentini Hypnotheticall rilasciano la loro nuova creatura “Synchreality” dandoci nuovamente prova della propria più che consolidata abilità nella sperimentazione del prog metal. Ed infatti questo nuovo lavoro, il terzo della carriera della band, si presenta in maniera decisamente eccelsa se si tiene conto anche del grado di maturazione raggiunto sia artisticamente ma soprattutto anche personale del quartetto. Il tutto emerge con la delicatezza da un lato, dei riff ma soprattutto delle andature capaci di dare impulso ad un incredibile movimento e annessa dinamica progressive che solo questa band sa personalizzare senza eccessi. Proprio dal primo brano d’apertura, “Synchronism To The Light” si ravvisa il divertimento dell’intero lavoro ma allo stesso tempo ad captare quell’energia che solamente in pochi riescono a trasmettere. La magia si propaga anche per la successiva “Where All The Trees Bend”, vincente anche nel ritornello cantato da un clean che rende l’idea di come offrire le migliori sensazioni; non cala un attimo la tensione neanche con l’avvincente “Tribal Nebula”, all’interno della quale non mancano richiami appena più thrash che mai si distaccano dall’onnipotente progressive caratterizzante lo stile degli Hypnotheticall. Non c’è in sostanza un brano che faccia emergere incertezze ma solamente convinzioni e trasporto proposto con un’ ottima musica; anche le successive “The Spell”, “Industrial Memories” e “Dreamind In Digital”, sono tre brani dai quali emerge al meglio ogni dettaglio, sia strumentale che ovviamente cantato; la sensazione che si avverte è quella di non riuscire a dimenticare un brano dall’altro già con il primo ascolto. Il clean, sempre incentrato nella sua splendida performance, si ammorbidisce maggiormente sul terzo dei tre brani indicati senza mai sminuire la propria natura. Appena un po’ sotto forma pare “Solstice Of Emotion” ma poi tutto diventa un po’ più oscuro con la ballad strutturata in piano ma con effetti synth ricadente in “In Hatred”; quanto a “Rumors”, ci ritroviamo nuovamente sul segmento strutturale dei primissimi brani carichi di potenza e intensità; a concludere “Analog Dream Experience”, un brano strumentale dove due chitarre acustiche si danno manforte per stupire con la propria incantevole melodia. Un disco intenso, carico di emozioni capace di prodigare le lodi di questa band veramente su un livello non comune a tutti.

Track by Track
  1. Synchronism To The Light 80
  2. Where All The Trees Bend 80
  3. Tribal Nebula 80
  4. The Spell 80
  5. Industrial Memories 80
  6. Dreamind In Digital 80
  7. Solstice Of Emotion 75
  8. In Hatred 80
  9. Rumors 80
  10. Analog Dream Experience S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 11.07.2018. Articolo letto 2320 volte.

 

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