Vincenzo Avallone «Phantom Singularity» [2018]

Vincenzo Avallone «Phantom Singularity» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
23.07.2018

 

Visualizzazioni:
1197

 

Band:
Vincenzo Avallone
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Titolo:
Phantom Singularity

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Vincenzo Avallone :: All Instruments

 

Genere:
Progressive Metal / Sci-fi / Ambient

 

Durata:
49' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.03.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è male questo secondo album quasi strumentale dell’artista Vincenzo Avallone, che in quasi 50 minuti ci propone quello che è un buon esempio di progressive/heavy metal incrociato con sonorità e soundscapes sci fi. Beninteso: il nostro Vincenzo non è uno shredder, quindi qui non troveremo una chitarra solista impazzita, ma piuttosto una fedele rappresentazione di un certo mood siderale, che avviene a volte tramite l’uso di chitarra ed effetti, e a volte tramite la tastiera.
E il risultato c’è per la verità. “Phantom Singularity” è un album sicuramente ricercato e sperimentale, ma che è graziato dal fatto che sulle prime la quantità di metal presente è apprezzabile, e per questo ci troveremo ad apprezzare una grintosa opener “2097”, con a seguire i due episodi migliori dell’album, a mio avviso, ovvero “Solaris” e “Supersimmetry”, entrambe molto più prog oriented, senza contare anche la più prog di tutte “Digital Innocence” o “Through the great beyond”, riuscite. Ne risulta dunque un album non troppo astratto, che spacca a sufficienza e che non sa troppo di autoreferenziale. Va anche detto, tuttavia, che ci sono anche alcuni errori che zavorrano l’album e lo rendono meno riuscito di quello che poteva essere. Il primo di questi difetti è dato dal fatto che l’album nella title track fa l’errore davvero banale di aggiungere blast beat e voci urlate davvero fuori luogo, sprecando anche una delle poche volte in cui il disco è cantato. Inoltre, verso la fine dell’album si avverte un certo senso di stanchezza, come se la band non portasse più idee significative e insistesse su sonorità meno incisive, sprecando un po’ il potenziale di un album che poteva dare di più, anche in funzione del fatto che questo stile musicale non è certo qualcosa di unico.
Alla fine dell’ascolto, si sentono sia i pregi che i difetti, e in generale il disco, seppur ben fatto e a tratti semplicemente eccellente, presenta anche dei margini di miglioramento piuttosto evidenti, che lo trattengono ancora un po’ come disco di nicchia. Nonostante questo, per i fan del prog più visionario e orientato allo sci fi, questo disco potrebbe fare al caso vostro.

Track by Track
  1. Intro - Tau Ceti S.V.
  2. 2097 75
  3. Solaris 75
  4. Supersimmetry 75
  5. Phantom Singularity 65
  6. Operation Black Scythe - Intermezzo S.V.
  7. Digital Innocence 75
  8. Through the great beyond 70
  9. Elara 70
  10. Trascendence 70
  11. Zenith 70
  12. Escape Velocity 2.0 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 23.07.2018. Articolo letto 1197 volte.

 

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