Una Stagione All'Inferno «Il Mostro di Firenze» [2018]
Una Stagione All'Inferno
Titolo:
Il Mostro di Firenze
Nazione:
Italia
Formazione:
- Fabio Nicolazzo :: Lead vocals, backing vocals, electric and acoustic guitars;
- Laura Menighetti :: Lead vocals, backing vocals, piano, Hammond organ, synth;
- Roberto Tiranti :: Bass, backing vocals;
- Pier Gonella :: electric guitars;
- Marco Biggi :: Drums;
- Paolo Firpo :: Soprano Sax, Akai Ewi 4000S;
- Kim Schiffo :: Cello;
- Laura Sillitti :: Violin;
- Daniele Guerci :: Viola;
Genere:
Obscure Symphonic Rock
Durata:
55' 0"
Formato:
CD
Recensione
Con un clima decisamente oscuro, quasi funereo, i genovesi Una Stagione all’Inferno, rilasciano oggi questo concept alcun di matrice dark rock intitolato “Il Mostro di Firenze”, le cui atmosfere, come si anticipava all’inizio, si alternano tra lead di chitarra, pianoforti malinconici, sax violini e quant’altro oltre ad ritmiche tipicamente orientabili più che altro come sottofondo di film horror made in Italy anni ’80. Il clean femminile spesso in alternanza con quello maschile, appaiono entrambi non troppo frequentemente in ciascun brano e sono rigorosamente cantati in lingua madre con una certa lentezza e moderazione mentre le tematiche trattate sono rigorosamente tristi e malinconiche; i nove brani si alternano tra scenari nebbiosi e sonorità tipicamente classificabili in una colonna sonora tra sax basso, violini lead di chitarre e moderate andature ritmiche. Tra i brani probabilmente il più dinamico ricade su “Nella Notte” il cui scenario offre un quadro piuttosto dinamico che mai comunque si distacca dal rock e dall’ovvio quanto immancabile clima oscuro, mentre i rimanenti tra cui il successivo “Lettera Anonima”, caratterizzato da un clima cupo nella sua prima parte muta di seguito il proprio assetto per dare luogo ad un brano orecchiabile che pare incentrare il tutto prevalentemente sul contenuto dello script cantato. Anche “L’Enigma Dei Dannati” resta orientato sul messaggio del testo ondulante tra un clima strumentale moderato; il rock forgiato su “Serial Killer Rock” appare assai ovattato offrendo uno scenario appena dinamico ma tipicamente dark; il rock della band si fa nuovamente sentire anche con “Il Dottore” dove un tetro organo ben miscelato tra una ritmica rock e l’altra non fa certamente una brutta figura. Il disco spesso si dilunga molto sulla strumentalità ma risulta in ogni caso appagante per quanto attiene l’ambientazione dark offrendo nel complesso una discreta figura.
Track by Track
- La Ballata di Firenze 65
- Novilunio 65
- Nella Notte 70
- Lettera Anonima 60
- Interludio Macabro S.V.
- L'enigma Dei Dannati 65
- Serial Killer Rock 65
- Il Dottore 65
- Plenilunio S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di Wolverine pubblicata il 06.09.2018. Articolo letto 1273 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.