Godless Enthropia «Tetracyclic Dominion» [2018]

Godless Enthropia «Tetracyclic Dominion» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Fleshrequiem »

 

Recensione Pubblicata il:
12.09.2018

 

Visualizzazioni:
1618

 

Band:
Godless Enthropia
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Titolo:
Tetracyclic Dominion

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Davide Ponzetto - Vocals
Wael Ben Halima - Lead and rhythm guitars
Simone Cavalera - Lead and rhythm guitars
Claudio Colla - Bass guitar
Simone Cottura - Drums

 

Genere:
Hybrid Death Metal

 

Durata:
59' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.04.2018

 

Etichetta:
Symbol Of Domination
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Distribuzione:
Grimm Distribution

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gruppo Death torinese attivi dal 2013 con un solo EP alle spalle. L'ultimo lavoro è "Tetracyclic Dominion" ovvero un disco di quattordici tracce "tecnica e tigna" che mantiene una matrice death vecchio stampo con alcune chicche prog.
Se vogliamo parlare ad un pubblico ben temprato sul genere il disco è da avere poichè in esso ci sono tutti gli elementi per raccomandarlo ad occhi bendati; è tecnico, è violento e si distacca ai limiti del possibile dal classico schema death comune a migliaia di band, presentabilissimo dal punto di vista della performance live.
L'ibrido col prog è tangibile e serve per quella differenza stilistica che, se non ci fosse, renderebbe incredibilmentre banale il disco che si andrebbe a gettare in quella fossa comune di band death il cui numero è altissimo a tal punto da risultare nauseabondo. Non viene però da dedicare particolare attenzione solo alla tecnica ma anche alla personalità, non tanto delle canzoni prese singolarmente, ma dell'intero album il quale presenta un mood che non saprei dire se è più annichilente o frenetico.
Mi sentirei di mensionare anche la bella interpretazione in growling del cantante, ben presente nelle tracce e mai inappropriata, rimane comunque "un growling".
L'unica cosa che mi sentirei di dire è che i brani sono farciti fino ad esplodere di riff dando un impronta di lunaticità al tutto, potendo così a tratti dare la percezione che il gruppo manchi di quell'ispirazione necessaria per rendere pienamente accessibili le tracce dell'album invece di far sembrare tutto un ricucire senza senso di riff presi quà è la di giornata in giornata mentre ti stai esercitando con la chitarra. Comunque il disco ha carattere ed è lavorato con criterio e professionalità ed apre (Al-Qalyah) e chiude (The Heights Of Eidos ) in modo egregio.
Ottimo lavoro; io insisterei un pò di più su ulteriore originalità d'ora in poi...e un artwork un pò più bellino.

Track by Track
  1. Al-Qalyah S.V.
  2. Mother Of Cain 75
  3. Into The Asylum 75
  4. Witch Burning Princess 80
  5. Unpredictable Dementia 70
  6. Erase, Delete, Annihilate 70
  7. Dysphemic Phænomenons 75
  8. Third Eye, Cauterized 75
  9. Solecism I 70
  10. Cause Of Disease (Sprouts of New Hate) 70
  11. Palace Of Fornication 70
  12. Adynaton 70
  13. Solecism II 70
  14. The Heights Of Eidos (Mother Of Cain Part II) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Fleshrequiem pubblicata il 12.09.2018. Articolo letto 1618 volte.

 

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