Void Rot «Consumed By Oblivion» [2018]

Void Rot «Consumed By Oblivion» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
23.09.2018

 

Visualizzazioni:
822

 

Band:
Void Rot
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Titolo:
Consumed By Oblivion

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
- John Hancock :: Guitars, Vocals;
- Kent Sklarow :: Guitars;
- Will Bell :: Drums;
- Craig Clemons :: Bass;

 

Genere:
Cosmic Death / Doom

 

Durata:
15' 26"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
03.08.2018

 

Etichetta:
Everlasting Spew Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli americani Void Rot, formatasi solamente lo scorso anno e provenienti da Minneapolis, esordiscono con questo Ep di sole tre tracce intitolato “Consumed By Oblivion” facendosi notare per la propria indole al genere death doom metal; ed in effetti l’ascolto della prova offre subito un quadro abbastanza tetro nell’esecuzione ma soprattutto nell’ambientazione delle tracce avvolte per la maggiore da un senso di oppressione che suscita nell’ascoltatore curiosità ed interesse. Il quartetto si orienta soprattutto nella creazione di atmosfere molto ovattate e non tecniche che in parte vengono rese poco brillanti da una produzione un po’ troppo casareccia. Il growl nella sua intensità, tende ad imperare di fronte alle sabbiose ritmiche che si susseguono tra overdosi di refrain e un’appena percepibile doppia cassa. L’Ep apre con “Consemed By Oblivion” la cui apertura lasciata ad un tagliente motivo di chitarra distorta dà impulso ad una ritmica moderata in classico stile doom metal poi mutato su qualche passaggio in un più corposo death metal quasi a ricordarci in alcuni passaggi gli ultimi Gatecreeper e Mammoth Grinder ; è poi la volta di “Clestial Plague” dove nuove note distorte aprono lo scenario cupo, dal sapore quasi delirante pronto a cimentarsi in un nuovo doom death purtroppo ancora una volta non ottimizzato nella resa; si chiude con “Ancient Seed” la cui ormai classica apertura non lascia sorpresi più di tanto se non per la tetra e cupa resa. Tre brani paiono assai riduttivi per rendere un giudizio obiettivo sul lavoro ma in ogni caso paiono sufficienti per riconoscere a questa band l’utilizzo di un sound quasi personalizzato con ancora molte cose da migliorare a cominciare da una produzione più sensata e d’esperienza.

Track by Track
  1. Consemed By Oblivion 65
  2. Clestial Plague 60
  3. Ancient Seed 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 23.09.2018. Articolo letto 822 volte.

 

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