Besra «Anhedonia» [2018]

Besra «Anhedonia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.10.2018

 

Visualizzazioni:
782

 

Band:
Besra
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Titolo:
Anhedonia

 

Nazione:
Finlandia

 

Formazione:
- H. Hietarinta ::
- V. Kaisla ::
- V. Kujansuu ::
- J. Nygård ::
- P. Seppälä ::

 

Genere:
Avant-garde / Progressive Metal

 

Durata:
39' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.09.2018

 

Etichetta:
Temple of Torturous
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Secret Service Publicity
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Recensione

Non male questo debutto dei finlandesi Besra intitolato “Anhedonia”, un concept incentrato soprattutto sull’avant garde e su numerosi elementi progressive. Le quattro tracce del disco offrono squarci compositivi notevoli fatti da andature medie ben compatte ma in parte penalizzate, soprattutto nelle andature distorte, da una non minuta produzione che lascia quasi confusionario l’assetto di alcuni passaggi; il growl acerbo è di spessore ed offre un’intensità notevole all’ascolto. Molto particolari e ben nitidi risultano i passaggi strumentali pacati, soavi e in parte malinconici che ricordano in parte l’operato di band quali Cult Of Luna, Pelican ed altri. La mezz’ora scorre in definitiva in maniera decisa senza rendersi mai monotona o stancante grazie all’insieme di combinazioni che la band riesce a forgiare traendo spunto dalla propria migliore cultura. “First Dawn” apre l’ascolto del disco e si alterna tra momenti quasi grintosi ad altri molto dal sapore quasi atmosferico sferzati da note aride generate da una chitarra quasi isolata, che a poco a poco crescono in favore di un’andatura tipicamente avant garde, compatta, non troppo nitida ma d’effetto. “Dwell in Gloom” traporta l’ascoltatore nelle sue prepotenti e corpose sonorità sotto l’egida di uno scream growl di tutto rispetto; l’atmosfera su “Next Chapter” è altalenante, parte inizialmente con un doom e poi muta con la tecnica in crescendo tra synth, distorti e quant’altro andando poi nuovamente a proiettarsi su assetti nuovamente atmosferici; “ Pariah” offre in apertura un motivo di chitarra sempre pronto a stendere le proprie attitudini su ritmiche più compatte e determinate. Un esordio interessante e coinvolgente, in parte penalizzato da una non ottimale produzione ma comunque in grado di aprire nuovi quanto interessanti scenari sul fronte del progressive ma soprattutto dell’avant garde.

Track by Track
  1. First Dawn 75
  2. Dwell in Gloom 75
  3. Next Chapter 80
  4. Pariah 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 14.10.2018. Articolo letto 782 volte.

 

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