Shades of Gain «Cocai Killer» [2018]
Shades of Gain
Titolo:
Cocai Killer
Nazione:
Italia
Formazione:
Mauro Carraro :: Vox
Enrico Minto :: Guitars
Gabriele Gastaldello :: Guitars
Daniele Gobbi :: Bass
Manuel Gallo :: Drums
Genere:
Heavy Metal / Grunge / Hard Rock / Stoner
Durata:
31' 51"
Formato:
CD
01.02.2018
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Non male ma migliorabile il primo disco degli Italiani Shades of Gain, chiamato “Cocai Killer” (non “cocaine”), e che esce autoprodotto, per una musica che ci viene presentata come un mix aperto di stoner, rock e metal più altre influenze, dal noise al grunge eccetera. Ora, avere tante influenze nella musica propria è senz’altro positivo, ma diventa un handicap se queste influenze sono tenute insieme con lo sputo o non suonano amalgamate.
Gli SoG tuttavia se la cavano abbastanza, e questo problema delle influenze non collegate lo evitano per buona parte, sfornando un album che suona un po’ immaturo e che a volte si perde tra le influenze musicali che ha piuttosto che dominarle, ma riesce anche a proporci alcuni brani degni di questo nome e davvero convincenti, su tutte la migliore “Horizon”, un brano rock ben riuscito e che punta tutto sull’impatto e sul divertimento, così come colpiscono l’obiettivo anche i due brani successivi, un po’ più canonici ma comunque riusciti e a fuoco, insieme a qualche bel passaggio riuscito dell’ultima canzone. Non è tuttavia sempre così e purtroppo, come detto poc’anzi, gli SoG finiscono per perdere il bandolo della matassa delle proprie influenze, proponendoci parti più metal un po’ casuali nella suddetta “Shades of gain”, andando un po’ alla cieca nell’opener “Strong as darkness” che davvero non si sa se vuole fare rock, metal o nu metal, e finendo nella scialba “Flames” che consiste in un rock alternative generico, specialmente a livello di riffs.
In conclusione: “Cocai Killer” è un album frutto di una band in divenire, che già da ora sa mostrarci cosa sa fare quando si butta sul rock n roll più sanguigno e non lascia entrare influenze estranee, ma neanche è all’apice del suo potenziale, e soprattutto che deve avere meglio a mente cosa vuole suonare, scegliendo uno stile il più possibile proprio. Non il massimo, ma comunque tranquillamente ascoltabile e a tratti davvero ascoltabile.
Track by Track
- Strong as darkness 60
- Flames 55
- Horizon 75
- Killing machine 75
- Bele rollercoaster 70
- No pain no gain 65
- Shades of gain 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di Snarl pubblicata il 14.11.2018. Articolo letto 1079 volte.
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