Empty Set «Empty Set» [2018]
Empty Set
Titolo:
Empty Set
Nazione:
Italia
Formazione:
Enrico Tiberi :: Vox, acoustic guitar solos
Alessandro Vagnoni :: drums, percussion, electric and acoustic guitar, bass, keyboards, vox.
Genere:
Progressive Rock
Durata:
34' 32"
Formato:
CD
20.06.2018
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Ed eccolo qua l’album che ti fa dannare per la sua non classificabilità a livello musicale, il disco di debutto degli Empty Set, un duo da studio composto da Vagnoni ex dei Dark Lunacy e Infernal Poetry, e Enrico Tiberi dei The Shell Collector. Già a giudicare dai nomi si capisce che Empty Set non sarebbe stato qualcosa di musicalmente canonico, ma mai avrei pensato qualcosa di simile.
Sì perché i sei brani che compongono questo disco di debutto sono dei brani parecchio autarchici, globalmente definibili come progressive, ma che tra contorsioni ritmiche, strane armonizzazioni e dissonanze, influenze musicali delle più disparate (ma mai di stampo metal), i sei brani qui proposti vanno letteralmente per conto proprio, addirittura conditi con un mood perlopiù terso e arioso, che lasciano sbigottiti per quanto fluiscono naturali seppur fuori dagli schemi e decisamente autarchici. Per fare un esempio, la sesta canzone è un brano che in circa 6 minuti riesce a coniugare un inizio abbastanza spoglio a una musica con evidenti influenze anni 70 e debitrici al jazz, disarmonie e anche mandolini, per un sound e una stratificazione molto complessa, che richiede piena apertura mentale per lasciarsi affascinare da un disco complesso come questo, che è un disco da ascoltare e spiegare preso in blocco, dove le canzoni costituiscono un vero e proprio viaggio sensoriale, a volte dissonante come nel secondo brano, altre volte ritmicamente nervoso come nel terzo, e molto spesso con questo mood quasi leggiadro che ammanta i brani del disco, specialmente la quarta e la quinta canzone, e che decisamente costituiscono un acquisto assolutamente consigliato per chi considera la personalità musicale tutto in musica.
Tuttavia, nonostante il disco sia molto personale, fatto in maniera professionale e perfettamente prodotto, voglio evidenziare ciò che per me è un difetto in questo album degli Empty Set: capisco che dischi di questo tipo non devono essere easy listening e che qui è tutta una questione di autarchia sonora, ma il disco è comunque molto cerebrale e da seguire, richiede molta brain energy per stargli appresso, e forse era lecito chiedere qualche passaggio più lineare in modo da far rilassare l’ascoltatore, che invece deve sempre stare appresso alla musica e non può mai rilassarsi. Certo, ci sta, ma potrebbe provocare crisi di rigetto a qualcuno, con la conseguenza di un bacino d’utenza ridotto e di una minore fruibilità, rimpiazzata da una certa freddezza compositiva che lascia poco spazio al feeling nonché traccia una linea di demarcazione piuttosto netta tra chi potrebbe apprezzare e chi no. Nonostante questo difetto, come detto sopra, se per voi la personalità musicale è tutto e adorate i gruppi musicali incatalogabili, “Empty Set” è il disco che fa per voi. Se invece odiate i dischi di questo tipo o non li stimate particolarmente, passate oltre.
Track by Track
- I 75
- II 75
- III 75
- IV 75
- V 75
- VI 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
75Recensione di Snarl pubblicata il 18.11.2018. Articolo letto 697 volte.
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