Wildime «Boaster Trauma» [2018]

Wildime «Boaster Trauma» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
26.11.2018

 

Visualizzazioni:
1225

 

Band:
Wildime
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Titolo:
Boaster Trauma

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lance Cross :: Guitar, Vox
Walter Tranchina :: Guitar, Back vox
Salamandro :: Bass
Peppo Palmisano :: Drums

 

Genere:
Southern Groove Metal

 

Durata:
40' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.04.2018

 

Etichetta:
Masd Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Secondo album per i Palermitani Wildime, che con questo “Boasted Trauma” ci propongono una quarantina di minuti di un Southern Groove molto più orientato verso il rock che verso il metal diluito in 9 canzoni più un intro abbastanza irrilevante. E diciamo sin da subito che l’ascolto dell’album scorre liscio, senza intoppi e gradevole, ma anche un po’ canonico e già sentito in tutta una serie di particolari che alla lunga si fanno notare.
Si nota tutto sin da subito, dalla title track iniziale: un brano quadrato, deciso e convinto, ma che possiede il difetto di avere una qualità sonora un bel po’ piatta, che non dà la giusta carica agli strumenti e che in definitiva la trovo addirittura più adatta per un disco alternative rock leggero, con la voce troppo in primo piano e tutto il resto sullo sfondo. Ma non solo: è anche il cantante che non sempre mi convince: bravo in certi passaggi, risulta troppo prevedibile in altri frangenti a livello di linee vocali, specialmente quando durante il ritornello si richiede che il brano esca. Detto questo, ci sono dei bei momenti in quest’album, come “It’s growing inside” specialmente nella seconda parte, o “I’m alive” o ancora “Here to show the way”, la prima delle quali è più frizzante e l’ultima è più rockeggiante. Altrove tuttavia i Wildime vanno un po’ troppo sul sicuro, risultando per questo un po’ canonici e che non osano andare molto più in là.
Per questo motivo “Boaster Trauma” è un album non male, e credo anche che dal vivo queste canzoni renderanno di più, ma credo anche che andare sul sicuro sotto molti punti di vista rende la band più innocua di ciò che dovrebbe essere, e pertanto il disco rimane un po’ di nicchia. Ciononostante, se il southern rock è il vostro genere musicale, provate a dargli un ascolto.

Track by Track
  1. Killer is here - Intro S.V.
  2. Boasted Trauma 70
  3. It's growing inside 70
  4. Here to show the way 70
  5. Life's dying fall 60
  6. All he has 65
  7. Deny 65
  8. Never again 65
  9. I'm alive 70
  10. Part of it 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Snarl pubblicata il 26.11.2018. Articolo letto 1225 volte.

 

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