Powerdrive «Rusty Metal» [2018]

Powerdrive «Rusty Metal» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
05.12.2018

 

Visualizzazioni:
1319

 

Band:
Powerdrive
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Titolo:
Rusty Metal

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Machine Gun Miche :: voce;
- Dr. Rock :: chitarra;
- Jacopo Napalm :: chitarra;
- Roby Grinder :: basso;
- Ylme :: batteria;

 

Genere:
Hard 'N' Heavy Metal

 

Durata:
43' 33"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Diamonds Prod
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion
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Recensione

Pur se formata da soggetti con esperienza maturata alle spalle, “Rusty Metal” è l’album di debutto dei liguri Powerdrive, band con l’hard’n’heavy dentro le vene che scorre e che non passa certamente inosservato. Uno degli elementi emergenti dall’ascolto del disco è dato dal riuscire a trasmettere all’ascoltatore in maniera cristallina tutte le emozioni insite nel DNA di questa band; suoni nitidi, riff divertenti resi ancor più coinvolgenti dal carisma del grintoso clean, racchiudono in tre quarti d’ora scarsi dieci intense tracce pronte a fomentare chiunque all’ascolto. Non che la band crei un qualcosa di originale, intendiamoci, proponendo in sostanza una derivata orientata tra AC/DC, qualcosa dei Poison e via discorrendo, ma tutto sommato quanto detto viene fatto in maniera assolutamente spontanea senza compromessi e senza mezze misure. Si preme sull’acceleratore con la grinta di “The Road Is My Best Friend” nella quale emerge al meglio l’hard rock della band con immancabili venature punk tali da rendere divertente il tutto dall’inizio alla fine; i richiami delle sopradette band emergono per il meglio su “Hard To Survive” pronta a tirare al meglio le note sparate dal riff in apertura di “Living…Hell”, un brano abbastanza glam ma nuovamente grintoso al pari anche delle successive “On The Run”, Moonlight Lady” tra melodie e momenti più heavy; non male neanche le sequenza di “Serpent Seib”, “Fire In The Small Club” brano questo molto alla Motorhead, travolgente e inarrestabile, “Midnight Danger” maggiormente moderato ma pur sempre glorioso nella resa; quanto invece alla massiccia “Powerdrive” e alla conclusiva “End Of The World” rivelano l’indiscusso potenziale dei Powerdrive che, seppur ispirati a storiche band, riescono a gestire e a trasmettere con creatività quel divertimento che in un contesto come questo dell’hard rock Heavy non è sempre facile trovare.

Track by Track
  1. The Road Is My Best Friend 80
  2. Hard To Survive 80
  3. Living…Hell 75
  4. On The Run 75
  5. Moonlight Lady 75
  6. Serpent Seib 75
  7. Fire In A Small Club 80
  8. Midnight Dancer 80
  9. Powerdrive 75
  10. End Of The World 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 05.12.2018. Articolo letto 1319 volte.

 

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