Opera IX «The Gospel» [2018]

Opera Ix «The Gospel» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.12.2018

 

Visualizzazioni:
2646

 

Band:
Opera IX
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Titolo:
The Gospel

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ossian :: Guitars
Alexandros :: Keyboards
Dipsas Dianaria :: Vocals
M:A :: Fog Drums
Charon :: Bass

 

Genere:
Occult Black Metal

 

Durata:
54' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.11.2018

 

Etichetta:
Dusktone
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A distanza di quasi 7 anni, visto che il 2018 sta finendo, ritorna una tra le mie bands predilette del black metal italiano, gli Opera IX, con il loro nuovo “The Gospel”, che si avvale di una formazione rinnovata per quattro quinti, con il solo Ossian rimasto in formazione. E per descrivere “The Gospel” è meglio partire subito dal parlare del voto attribuito: “The Gospel” è un album buono, specialmente per quel che riguarda il lavoro di tastiera, strumento dominante dell’album, ma non è certo il migliore degli Opera IX.
Intendiamoci: il trademark ritualistico e macabro della band è sempre presente, e lo si sente sin dalla title track iniziale, cupa e nefasta ma non troppo violenta o serrata, mentre altrove prevale il tocco misterioso della tastiera, come in “Chapter II” o specialmente in “Moon Goddess”, brano in cui alcune trame di questo strumento vanno a ricordarmi l’atmosfera imponente di “To the gates of blasphemous fire” dei Nokturnal Mortum. Tutto questo, unito a certi richiami al passato della band, contribuisce a rendere “The Gospel” degli Opera IX un disco superbo e particolarmente curato a livello di tastiera e atmosfere. Il resto degli strumenti però ha una intensità che va e viene, purtroppo: nella fattispecie, la chitarra (che avrei gradito più alta e meno impastata nel sound) non sempre lascia il segno in quanto ad arrangiamenti, finendo per suonare un po’ ridimensionata, e bisogna aspettare le parti veloci per sentirla mordere come si deve e con maggior dinamicità. Questo non sarebbe un male, ma lo diventa se le parti veloci sono circoscritte e si predilige un andamento medio/lento, che sicuramente aumenta l’atmosfera del disco, ma a scapito della potenza, dell’impatto e anche di una sempre ben accetta velocità che qui manca un po’, e che quando c’è e spacca, come in “The invocation”, lo fa per troppo poco tempo, purtroppo.
Insomma: gli ultimi dischi degli Opera IX a volte andavano un po’ sul sicuro, ma “The Gospel” va secondo me un po’ troppo sul sicuro, non esce dalla sua “comfort zone” e finisce per suonare maestoso sì, ma anche che non aggiunge granché a quanto già fatto dagli Opera IX, e soprattutto senza quella rabbia strumentale che tanto mi piaceva in passato. Non si tratta di un disco brutto, ma certe incertezze che affliggevano il pur buono “Strix...” ci sono ancora, e la band ci gira intorno più che oltrepassarle, e per questo “The Gospel” è certamente un disco che fa la sua figura se rapportato alla media nazionale, ma anche purtroppo un bel po’ sottotono se paragonato al resto della loro discografia.

Track by Track
  1. The Gospel 75
  2. Chapter II 70
  3. Chapter III 70
  4. Moon goddess 75
  5. House of the wind 70
  6. The invocation 65
  7. Queen of the serpents 65
  8. Cimaruta 65
  9. Sacrilego 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 12.12.2018. Articolo letto 2646 volte.

 

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