Haiduk «Exomancer» [2018]

Haiduk «Exomancer» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
15.12.2018

 

Visualizzazioni:
1399

 

Band:
Haiduk
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Titolo:
Exomancer

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
- Luka Milojica :: All instruments;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
30' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.10.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è certo la prima volta che il chitarrista canadese Luka Milojica decide di concentrarsi su un progetto solista; in effetti il polistrumentista rilascia oggi con il suo stravagante quanto intenso death metal, questo terzo disco intitolato “Exomancer”, pressato su dieci tracce, nelle quali incentra al meglio tutte le caratteristiche che vanno a contraddistinguere il suo stile. Ciò che emerge dall’ascolto è in sostanza una tecnica quasi raffinata con la tendenza a rilasciare il suono della chitarra appena ronzinante, quasi si trattasse di un black metal ma in sostanza, l’autore inserisce numerosi melodici nelle sue lunghe e compatte andature; il disco sostanzialmente pare più incentrarsi sul lavoro strumentale, anche se di tanto in tanto compaiono alcuni passaggi con un gutturale growl un po’ alla Craig Pillard, oltre che qualche andatura un po’ troppo ripetitiva; tutto sommato le dieci tracce pressate esprimo al meglio ciò che l’autore vuole trasmettere a cominciare da “Death Portent” nel quale un refrain si ripete lungamente su una base in doppia cassa impostata che nella sua seconda parte tende a elevare il tutto alla massima potenza ed esasperazione; “Unsummon” incentra invece un particolare inserimento di melodici nel potente riff che caratterizza il brano; in altri casi si ravvisa un po’ qualche ripetitività tra un brano e l’altro; buona l’apertura di “Blood Ripper”, dinamica e potente dall’inizio alla fine; i restanti “Once Flesh” e “Crypternity” paiono, nel loro sin troppo grintoso contenuto, abbastanza dirette e non lasciano molti spazi fantasiosi nei loro contenuti. Un disco che interpreta il death metal con angolazioni diverse dal solito, probabilmente una troppa eccessività nella parte ritmica, ma tutto sommato discreto nei contenuti.

Track by Track
  1. Death Portent 70
  2. Unsummon 70
  3. Evil Art 70
  4. Subverse 65
  5. Icevoid Nemesis 70
  6. Doom Seer 70
  7. Pulsar 75
  8. Blood Rippler 80
  9. Once Flesh 75
  10. Crypternity 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 15.12.2018. Articolo letto 1399 volte.

 

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