Katiusha «Diverticoli» [2018]
Recensione
Nati a Genova nel 2013 i Katiusha, band post punk, alternative rock, è oggi alle prese con questo Ep “Diverticoli”, già preceduto da un demo nel 2016, all’interno del quale la band offre nei quattro brani proposti tutto il malessere interiore che si annida e scava dentro di noi tramite le varie emozioni che vengono comunque offuscate dalla routine quotidiana. Musicalmente la band tende a proporsi tra punk e assetti appena più ipnotici pur mantenendosi sempre nella classica musica alternative. Suoni distorti, ritmiche non impegnative e brani rigorosamente in lingua madre cantati da una non poco espressiva voce femminile, fanno riecheggiare nell’aria le note di band quasi a ricordarci i primi Verdena e via discorrendo catapultandoci ovviamente ai tempi più moderni. Tra i quattro brani “Levati” è forse quello che tende a offrire un maggior impatto con l’ascoltatore per le sonorità e il contesti in sé; non mancano momenti quasi più oscuri “Penelope” sino a ripercuotersi al conclusivo “Creato con Cura” nella cui seconda parte la band tende anche ad accelerare appena l’intensità ritmica dei tre precedenti ascolti. L’Ep rientra pienamente nella categoria musicale descritta mettendosi in evidenza soprattutto per la grinta della cantante e rimanendo però non troppo evidente per tecnica e volumi.
Track by Track
- Levati 65
- Dove Finisce Lei 65
- Penelope 70
- Creato Con Cura 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
69Recensione di Wolverine pubblicata il 16.12.2018. Articolo letto 1840 volte.
Articoli Correlati
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.