AutoBlastinDog «PornoPhorno» [2018]

Autoblastindog «Pornophorno» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.12.2018

 

Visualizzazioni:
1726

 

Band:
AutoBlastinDog
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Titolo:
PornoPhorno

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabrizio Guerrini :: vox, effects
Andrea Taddei :: guitars
Isacco Bellini :: bass
Alessandro Marchionni :: drums

 

Genere:
Brutal Punk Noise

 

Durata:
28' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.09.2018

 

Etichetta:
Professional Punkers
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Still Fucking Angry Records
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Cave Canem DIY
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
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Recensione

Ricordo bene di aver recensito il disco precedente dei Grossetani AutoBlastinDog, “Batracomiomachia”, e lo considerai un disco grind/punk/HC molto pieno di stereotipi del genere unito a cose random e demenziali, per un risultato al massimo carino, ma certamente dimenticabile. Bene, con il terzo “Pornophorno” cambia più che altro il fatto che ormai gli ABD sono divenuti praticamente punk/HC, ma per il resto i 14 brani qui presenti sono bene o male la stessa cosa, con tutti i difetti che ammantavano il disco precedente.
Lo sappiamo che in certi casi spegnere il cervello è una buona cosa e che un po’ d’ignoranza fa stare bene de core e de panza, ma se una cosa fa ridere e/o diverte tutto ok, mentre non è ok se i brani qui presentati sono un delirio tra samples scontati e musica generica e che dura poco, visto che spesso lascia spazio a trovate certamente fuori di testa, ma che oltre il rango di “cavolata” non vanno. Il migliore esempio di tutto questo è dato da brani come “L’attore porno” e “Gli Oscuri segreti di Eternia”, dove nella prima c’è un attacco punk/HC non male, che subito si lascia sovrapporre da una voce fastidiosa, e nella seconda canzone avviene lo stesso ma in ordine contrario. Pochi sono i brani dove davvero la band pesta duro senza perdersi in stupidaggini, come la decima i l’undicesima canzone, dei veri deliri che almeno ci soddisfano dal punto di vista della violenza, anche se di certo la violenza non è una cosa che dovremmo andare a cercare col lanternino in mezzo a un oceano di trovate fuori di testa che possono anche divertire, ma che alla fine sono solo fronzoli.
Insomma: Pressoché niente di diverso dal passato per gli AutoBlastinDog, tranne che almeno adesso essendo punk/HC, la mancata violenza sonora non è più un grosso problema. Eppure, nonostante questo, io il disco non me la sento di consigliarlo all’acquisto: è sicuramente un cazzeggio sonoro e come tale va visto e va ascoltato al primo ascolto, ma al secondo sinceramente la noia e la voglia di ascoltare altro prendono il sopravvento, specie considerando che tanto quest’album è poco diverso dal precedente. Poi se siete fanatici di grind/punk/HC totali, del tipo che apprezzate roba tipo quegli Ep degli Anal Cunt composti da “brani” tutti uguali che durano pochi secondi e con una chitarra incomprensibile, allora questo disco potrebbe anche piacervi. Forse.

Track by Track
  1. La morte di Eraclito 55
  2. Italia's got amen 55
  3. Stairway to ENEL 55
  4. M'asciuga 55
  5. E il sommo decadde 55
  6. Luddismo mon amour 55
  7. Selfie = Sega! 55
  8. L'attore porno 50
  9. Gli oscuri segreti di Eternia 50
  10. Tattakkialkazzo 60
  11. Soppartito 60
  12. Diffusa illegalità e confusione religiosa 55
  13. Vulvevolvendo 60
  14. S.C.C. (Sodomia CULturale cOllettiva) 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
55

 

Recensione di Snarl pubblicata il 28.12.2018. Articolo letto 1726 volte.

 

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