Seldon «Per Quale Sentiero» [2018]
Recensione
I fiorentini Seldon propongono questo loro secondo disco “Per Quale Sentiero”, incentrando il tutto su una miscela musicale fatta di rock progressive e jazz rock in cui vanno apprezzate, dopo una serie di ascolti, le sole soluzioni musicali, capaci di offrire un particolare impatto, non complesso, ma abbastanza creativo e totalmente moderato. Le ritmiche del disco risultano lente, mai esasperate e dinamiche ma comunque capaci di realizzare atmosfere sia soft che più prog. Quanto al clean vocale, proposto in lingua madre, nella sua espressività dà l’impressione di essere un po’ troppo impostato e poco naturale, quasi a voler mettere in gioco un lavoro complessivamente serio e a tratti raffinato. I suoni, sono decisi e determinati e non lasciano dubbi sulla valenza del combo riuscendo così a tipizzare una valida componente rock jazz prog non comune ed ordinaria. Tra i sette brani, dopo l’opener di “Cronache Dalla Galassia” in cui la band dà subito prova della propria abilità musicale a suo di prog rock, è la volta di “La Vita delle Ombre” un brano che configura la meglio tutto il prog della band e probabilmente incentra la meglio il senso musicale del disco; è poi la volta di “Per Quale Sentiero” altro interessante brano sotto il profilo musicale ma non troppo per quello cantato che pare più propeso a musica pop rock; “Viaggio Nell’Ignoto” è forse il brano più cattivo del combo, quello tanto per intenderci che ti fa capire che il potenziale della band può arrivare ovunque con quella tipologia di progressive che mette al meglio in risalto i propri artigli; gli oltre dieci minuti di “Corpo E Anima” alternano al meglio la miscela musicale della band tra synth ritmica e distorti, ovviamente senza esagerare e restando su tempi ritmici abbastanza lenti; colma e diretta musicalmente è “Solaria Un’Altra Dimensione” altra discreta proposta che però pare essere un po’ appiattita dal cantato; il disco conclude con “Deserto Dell’anima” nuova breccia tra rock e progressive vario nei contenuti, ma maledettamente moderato. Il disco strumentalmente è buono, l’unica pecca, ad avviso di chi scrive, è forse la bassa e forse troppo lenta struttura dei brani tecnici ma che difficilmente decolla e ti avvolge; inoltre, anche la parte cantata ottimamente espressiva ed intonata, ad avviso di chi scrive sarebbe più indicata ad un genere musicale diverso, quasi ai limiti di quella che è la compagine del rock.
Track by Track
- Cronache Dalla Galassia 60
- La Vita delle Ombre 70
- Per Quale Sentiero 65
- Viaggio Nell'Ignoto 70
- Corpo E Anima 65
- Solaria Un'Altra Dimensione 65
- Deserto Dell'Anima 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Wolverine pubblicata il 30.12.2018. Articolo letto 2196 volte.
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