Eteritus «Order Of Death» [2018]
Recensione
I polacchi Eterius a distanza di qualche tempo dal loro esordio, rilasciano oggi questo secondo full lenght intitolato “Order Of Death”, dal quale lo stesso combo non si distacca affatto dallo stile che li aveva già resi noti sui palchi di mezza Europa durante la promozione del loro primo lavoro. In effetti la band realizza sotto forma di Death Metal Old School un insieme di elementi che vanno ad accorpare alcune delle migliori band dell’epoca d’oro a cominciare da Dismember, Bolt Thrower, Gorefest, Entombed e via discorrendo. Il lavoro, sin dalle prime battute, non lascia dubbi sulle capacità del quartetto nel far varcare all’ascoltatore i territori del death metal d’eccellenza a cominciare sia dal sound, particolarmente intenso e corposo su ogni passaggio realizzato tra ritmiche serrata e riff grintosi in grado di ricordarci in passaggio i gloriosi Bolt Thrower; quanto al corposo growl, un paragone può azzardarsi in quello di Jan Chris De Koeijer dei primi Gorefest offrendo un’emozione dietro l’altra. I brani, stante anche la buona produzione del lavoro, riescono a delineare un quadro compositivo ritmico di spessore considerando anche le variabili ritmiche che mai tendono ad essere eccessivamente tirate a lustro concentrandosi per la maggiore su un mid tempo da assaporare dall’inizio alla fine. Con “ Brain Grinder” si parte subito senza cullarsi su intro inutili ed insignificanti con una ritmica spessa non poco e con un riff che ci fa subito ricordare le band sopra richiamate con particolare richiamo ai Bol Thrower; “Endless Grace”, alterna mid tempo con andature lente maledettamente robuste e intense nel sound e nella resa; anche per “Phlogiston”e per la successiva “We The Primal” la band tende a intensificare al meglio le proprie energie per regalarci un brano migliore dell’altro diversificandone con il primo la ritmica spinta e con il secondo addirittura momenti più melodici come rappresentato dall’arpeggio distorto in apertura e l’annessa spettacolare andatura; “When On High si mantiene sui toni delle precedenti mentre “Cosmic Catastrophe” e la successiva “Devil’s Hammer” offrono nuovamente uno squarcio che ritmicamente di diversifica non poco dai precedenti brani prendendo un po’ qua e un po’ là dalle band inizialmente richiamate; conclude il lavoro l’ottimo “Inhale Don’t Breathe Out” molto melodico ma intenso dalla prima all’ultima nota. Un disco ben concepito che ben riesce a far ripercorrere le brezze del death metal old school senza dare l’idea dello scontato essendo gli Eterius maestri nel saper apprendere e proporre con personalizzazione.
Track by Track
- Brain Grinder 85
- Endless Grace 85
- Phlogiston 80
- We The Primal 85
- When On High 80
- Cosmic Catastrophe 80
- Devil’s Hammer 85
- Inhale, Don’t Breathe Out 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
80Recensione di Wolverine pubblicata il 20.01.2019. Articolo letto 1030 volte.
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