Brutal Cancan «Polemos» [2019]

Brutal Cancan «Polemos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
26.01.2019

 

Visualizzazioni:
1085

 

Band:
Brutal Cancan
[MetalWave] Invia una email a Brutal Cancan [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Brutal Cancan [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Brutal Cancan [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Brutal Cancan

 

Titolo:
Polemos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Phil :: Vox
Elena :: Guitars, Vox
Fede :: Guitars, Vox
Fra :: Drums
Marco :: Bass

 

Genere:
Black / Thrash / Death Metal

 

Durata:
28' 40"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Detesto bocciare bands al debutto, in quanto spesso si tratta di ragazzi giovani, poco esperti e a cui servirebbero consigli più che bocciature, ma a volte è inevitabile. Specialmente quando c’è poco da sviluppare o potenziare e più che altro serve di rifare degli equilibri che ora come ora sono totalmente sballati e poco o per nulla amalgamati.
Nella fattispecie, “Polemos” dei Brutal Cancan da Milano non fanno affatto ciò che viene presentato sulla loro pagina facebook, ovvero Black/thrash/death Metal. Ci avviciniamo già di più se si considera la descrizione sulla loro biografia ufficiale (heavy metal con influenze black e death), ma anche così i risultati sono ben lungi dal funzionare. Il problema è infatti che i BC per tutto l’album hanno influenze musicali attaccate praticamente con lo scotch, dove i brani suonano fondamentalmente come un heavy/thrash non veloce con poco mordente, e su cui trovano spazio le influenze più disparate e fuori contesto, come una voce screaming, voci pulite e parti acustiche dal suono praticamente alternative come in “Spooks”, blast beats evitabili e perfino un singolo (“Give me a plot”) che suona totalmente diverso da tutti gli altri, ovvero un up tempo speed metal generico che cerca di essere Black/Thrash Metal, ma fallendo abbastanza miseramente. Non c’è nulla di male a suonare contaminati, ma il problema nasce quando si sente chiaramente che la band non ha le idee chiare su cosa vuole suonare, quando le influenze vanno a cozzare tra di loro, e quando in definitiva non si capisce se questo Ep di quasi 29 minuti va visto come Black, Heavy o che altro. A me pare più che altro una band che è più a suo agio nel fare thrash, ma anche così la troppa lentezza, la troppa melodia e il troppo essere soft rendono “Polemos” non funzionante neanche da questo punto di vista, anche se è il genere che viene relativamente più naturale suonare per questi ragazzi.
Insomma: per me è meglio fare punto e da capo. “Polemos” è un disco assolutamente troppo acerbo, che rispecchia una band davvero incerta, molto indecisa sulla musica che vuole fare e ancora lontana dalla forma ottimale sotto tanti punti di vista, tra cui le influenze anomale. Errori di gioventù?

Track by Track
  1. Resilience 50
  2. Surrounded by mist 55
  3. Give me a plot 55
  4. Spooks 50
  5. Crave 50
  6. Polemos 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
53

 

Recensione di Snarl pubblicata il 26.01.2019. Articolo letto 1085 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.