Corpsefucking Art «Splatterphobia» [2018]

Corpsefucking Art «Splatterphobia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
28.01.2019

 

Visualizzazioni:
1869

 

Band:
Corpsefucking Art
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Titolo:
Splatterphobia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Cipolla :: guitar;
- Francesco Bastard :: vocals;
- Mario Di Giambattista :: guitar;
- Marco De Ritis :: bass;
- Marco Coghe :: drum;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
34' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.11.2018

 

Etichetta:
Comatose Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Imperative PR
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Recensione

Sulla scena death metal nazionale sin dal lontano 1993, i romani Corpsefucking Art rilasciano questo nuovo potente disco “Slapperphobia” arricchendo il panorama nazionale con un prodotto di livello vista anche l’oramai abnorme esperienza maturata. Il disco, sulla scia di band quali Cannibal Corpse, Dying Fetus e molti altri, evidenzia una struttura compositiva estremamente compatta, parimenti aggressiva e potente sia nel sound che nella stessa linea compositiva di tanto in tanto arricchita da qualche passaggio più melodico. Violenza ma allo stesso tempo buon senso compositivo fanno di questo disco un micidiale alleato proprio come il personaggio da cui trae ispirazione il lavoro che, ascolto dopo ascolto, rende ben forte la consacrazione della band per gli amati Cannibal Corpse. Se dunque lo stile risulta piuttosto omogeneo, il songwriting che ne deriva è piuttosto flessibile e non eccessivamente complicato: è in grado di cambiare agevolmente tempo, stile del riff ed altro per non risultare troppo stantio, esattamente come dovrebbe fare un buon disco death metal di questo tipo. Non serve stordire l'ascoltatore con mille espedienti improbabili, ma neanche annoiare a morte ripetendo lo stesso blast beat, l’importante è saper suonare ed esserne soprattutto consapevoli con tutti i sacrosanti effetti proiettati nel cervello dell’ascoltatore. In ogni caso le dieci tracce proposte, tra cui anche la cover di “Staring Throught The Eyes Of The Dead” tratta dal micidiale The Bleeding, vuole al meglio omaggiare l’operato dei floridiani, per carità, non che l’intero disco voglia in sostanza essere una fotocopia della storica band americana, ma possiamo dire che si tratti di un derivato anche e soprattutto tenendo conto che i Corpsefucking Art hanno in ogni caso maturato un proprio modus operandi strumentale che antepone le origini europee della band rispetto a quelle d’oltreoceano. Concludendo, il disco è un ottimo prodotto, da consigliare senza la benché minima ombra di dubbio a coloro che amano l’originale ed intramontabile Death Metal.

Track by Track
  1. Splatterphobia 80
  2. Satanic Barbecue 80
  3. Black Sheep Terror 75
  4. Tomator 75
  5. Nightmare City 80
  6. Robocorpse II 80
  7. Devoured by the Sauce 65
  8. Beyond the Holy Grounds 75
  9. Staring Through the Eyes of the Dead S.V.
  10. Blood Knife Mirror 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 28.01.2019. Articolo letto 1869 volte.

 

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