Steelawake «Steelawake» [2018]
Recensione
Album di debutto per il combo di Milano degli Steelawake dall'omonimo titolo e pubblicato per la Sliptrick Records. Un lavoro lungo tredici brani spalmati su circa cinquanta minuti di musica che possiamo catalogare tra le file di un buon alternative rock con spunti Metal.
Nella biografia di presentazione si legge che le tracce hanno una voce maschile forte e naturale unita a una voce femminile chiara e dolce. Steelawake è chi sono adesso e il punto di partenza per quello che verrà!
Permettetemi di fare un piccolo appunto: La voce femminile in linea sfalsata con la voce principale, disturba e anche parecchio distogliendo un pò troppo da quello che è il sound generale dei brani "Who You Are", Empty Eyes" per citarne alcune, mentre l'album acquista decisamente un sound migliore e più d'impatto quando l'uso della voce femminile è sporadico e tenuto quasi nascosto. Questo ovviamente è un mio personale parere opinabile, anche perchè non voglio affermare che la voce di Daline sia stonata o inadeguata, ma se ne dovrebbe fare un uso più equilibrato e controllato.
L'andamento generale del disco segue le classiche linee grintose di una chitarra grezza che si sovrappone ad una sezione ritmica semplice, ma di efficace impatto sonoro e che rende l'album ancora più corposo, il tutto ben assestato da una linea vocale molto Nickelback e che alla fine dei conti regala ancora più profondità a tutto l'album. Punte più melodiche hanno la buona riuscita di ammorbidire il percorso regalando anche dinamismo e flessibilità "Dragging You Inside", "Lost Forever", rimane comunque il fatto che tutte le altre hanno lo stesso attacco, e si somigliano un pò troppo. Tredici brani sono tanti, troppi, sono numeri da compilation, specie per un album che propone un genere energico e in modalità "mattone".
Steelawake non è un disco da bocciare e gli Steelawake non sono una band....da buttare, solo che bisogna lavorare, sempre a mio avviso, per acquistare punti in originalità visto comunque che è un primo lavoro sono sicuro che la band ha le potenzialità giuste per fare meglio di come ha fatto in questa prima prova.
Track by Track
- Run And Hide 65
- Who You Are 70
- Hot Mess 60
- Dragging You Inside 70
- Empty Eyes 65
- Not Alright 65
- Had Enough 70
- See The Demons 65
- Anything 70
- Nothing Left To Say 65
- Save Me 60
- Right Where I Belong 60
- Lost Forever 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 55
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
62Recensione di Led pubblicata il 20.02.2019. Articolo letto 1316 volte.
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