Onydia «Reflections» [2019]
Recensione
Nel marzo 2016 Eleonora Buono, Luca Zamberti e Daniele Amador lasciano gli Elarmir, gruppo che li ha portati ad esibirsi sul palco insieme a grandi nomi come Arch Enemy, Epica, Sirenia e Amorphis. Decisi a proseguire il loro percorso artistico, il trio da vita al progetto chiamato Onydia,
nome originato da due termini in lingua greca (oneiro=sogno e diafanìs=transparente) che incarna l’idea alla base delle loro composizioni.
Reflections contiene otto canzoni che trasportano l’ascoltatore in un viaggio a volte spirituale, altre più energico e scombussolante. Ecco quindi una breve analisi di quanto abbiamo tra le mani.
Al varco abbiamo The Unknown, un bell’inizio grazie a un metal che viaggia a metà tra il gothic e il progressive, il sound che ne emerge è carico e diretto, accattivante; Breath continua il percorso tracciato precedentemente, ma la voce e la melodia si fanno soavi creando un bel contrasto con le chitarre. Silence è etera, più introspettiva con un ritmo pacato; The memory of my time mi ha molto ricordato i Leave’s Eyes, forse per l’interpretazione vocale o la canzone stessa, interessante il riffone verso la fine.
My Paradise è una sorta di ballad soffusa, paradossalmente intensa nella sua delicatezza; The colour of nothingness è uno dei pezzi migliori: è orecchiabile, ma al contempo articolato quanto basta da renderlo un potenziale singolo.
Discorso analogo per A new Safe path, brano che definisce la personalità della band, articolata e coerente nella sua musica.
L’album si conclude con Diafania, brano a tratti quasi mistico e complesso, ma sempre e comunque nello stile e nel suono adoperati sino ad ora, trovo abbia un bel potenziale per la versione live.
Il lavoro svolto dagli Onydia mi ha convinta, a volte affascinata. Forse si potrebbe limare qualche sfumatura per rendere il sound più attuale, ma nel complesso la strada che il trio sta percorrendo è quella giusta. La voce di Eleonora sembra quella di una sirena, la batteria è versatile e la chitarra riesce a non perdere la sua verve e risultare incisiva quando serve. Si capisce che alle spalle c’è della gavetta e tanta passione, ma anche che tra i musicisti c’è un bell’equilibrio. Vi consiglio l’ascolto di Reflections se siete amanti del progressive, ma cena del gothic e cercare delle sonorità elaborate.
Track by Track
- The Unknown 75
- Breath 70
- Silence 75
- The memory of my time 75
- My paradise 80
- The colour of nothingness 80
- A new safe path 75
- Diafania 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
75Recensione di reira pubblicata il 01.03.2019. Articolo letto 1417 volte.
Articoli Correlati
News
- 11 Gen. 2019 ONYDIA: il lyric video di the ''Unkwown''»
- 27 Nov. 2018 ONYDIA: il debut album '' Reflection'' a febbraio 2019»
- 13 Nov. 2018 ONYDIA: il debut album ''Reflections'' via Revalve records il prossimo 1 Febbraio 2019»
- 30 Nov. 2017 MYR: cambio di line-up e prossimo album »
- 11 Set. 2017 ONYDIA: il videoclip di "A New Safe Path"»
- 12 Dic. 2016 ONYDIA: in uscita il video del nuovo singolo ''Dyaphany''»
- 16 Nov. 2016 ONYDIA: in uscita il primo singolo "Dyaphany"»
- 24 Mag. 2016 ONYDIA: la nuova band degli ex membri ELARMIR»
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.