Lana Blac «Nocturnal» [2019]
Recensione
La vampira americana Lana Blac, divenuta recentemente famosa per la sua espressività artistica legata al mondo del gothic, hard rock, metal, rilascia oggi queste otto tracce pressate nel suo primo esordio discografico intitolato “Nocturnal”, un lavoro che indubbiamente lascia il segno tenuto conto dei buoni contenuti che lo caratterizzano. Al di là dell’immancabile quanto fondamentale teatralità per un genere come quello gothic, vanno elogiati i contenuti strutturali del disco dove l’artista, anche su questo aspetto, indubbiamente non perde un colpo: molto ammalianti risultano le ambientazioni e l’assetto ritmico del disco dove synth, chitarre, batteria ma anche viole, forgiano ritmiche in continua evoluzione dal sapore dannatamente oscuro. Ovviamente altrettanti meriti vanno all’ottimo clean dell’artista che, in una espressività in continuo mutamento ed evoluzione, diventa amabile ma allo stesso tempo assetato di sangue nei contesti ritmici più duri e diretti senza mai perdere il folle e magnetico brio che lo caratterizza. I brani scorrono in maniera piacevole ed è praticamente impossibile non essere attratti dai loro contenuti forti di ottime sonorità e, come sopra già accennato, di incredibile personalità ed espressività; si parte con l’opener del disco “Such You In”, un brano all’interno del quale il potente metal sprigionato induce l’artista ad assumere un atteggiamento molto cattivo nell’esposizione del clean, che rimane comunque caldo ma allo stesso tempo ammaliante; è poi la volta di “Pick You In Poison”, il cui intro in modalità film thriller si accinge a scatenare tra un arpeggio di chitarra la sentimentale voce dell’artista, poi più energica grazie all’ottimo ritornello sia cantato che suonato, impossibile da dimenticare; si prosegue poi con “Recipe For Disaster”, dove questa volta le andature, maggiormente più felpate rispetto alle precedenti, danno modo di imporre al meglio il segnale che Lana vuole offrire alla sua platea per l’incredibile dose di personalità che la caratterizza; “The Game” apre nel miglior dei modi con sembianze quasi sinfoniche ma con quella dose di groove che impartisce dall’inizio alla fine l’architettura del brano; l’acustica apertura di “In The Darkness” con viole in sottofondo, dà nuovamente modo alla singer di offrire un’altra brillante performance espressiva, oscura e ammaliante nei contenuti; che dire poi di “Black Ice” e della successiva “Soul Starker”, due brani che appena conclusi hai subito voglia di riascoltare per lo spessore strumentale ma soprattutto per l’ipnotismo dell’oscuro del clean che non perde una battuta; a chiudere il lavoro è “Crave”, altro brano non troppo elaborato ma potente che rivela altre doti nascoste di Lana, questa volta in assetto appena più dolce ma pur sempre malvagio. Un ottimo esordio artistico questo di Lana Blac dove, al di là di una splendida quanto oscura coreografia e di una buona dose di musicalità, ben emergono anche le reali capacità dell’artista sia come scrittrice che immancabilmente come cantante. Un disco consigliatissimo.
Track by Track
- Such You In 80
- Pick You In Poison 80
- Recipe For Disaster 80
- The Game 80
- In The Darkness 80
- Black Ice 80
- Soul Starker 80
- Crave 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
81Recensione di Wolverine pubblicata il 17.03.2019. Articolo letto 1391 volte.
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