Zero «Waves of Griefs, Seas of Regrets» [2018]

Zero «Waves Of Griefs, Seas Of Regrets» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
15.04.2019

 

Visualizzazioni:
1707

 

Band:
Zero
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Titolo:
Waves of Griefs, Seas of Regrets

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Zavagnin :: vocals
Jacopo Bidese :: drums
Tommaso Corrà :: guitars
Matteo Nardello :: bass

 

Genere:
Progressive Metalcore

 

Durata:
39' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
GhostLabel Record
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Distribuzione:
CrashsoundDIstribution
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CdBaby
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non male ma un po’ sciupone il primo album dei Metalcorers da Thiene chiamati “Zero”, che con il loro “Waves of griefs, seas of regrets” sembrano volerci mostrare come fare un metalcore dove la parola “Metal” sia degna di questo nome, cosa che si vede nei suoni e negli arrangiamenti di chitarra, che utilizzano suoni più corposi e usano arrangiamenti più delineati e personali, il tutto su di una base ritmica che si rivela positiva a suonare ritmiche spezzettate e una voce che non usa mai (salvo in una occasione) voci pulite. E il risultato è riuscito? In due parole, in parte.
Va infatti detto che l’obiettivo della band è centrato in alcuni episodi, come il secondo e il terzo brano, dei quali “Goodbye...” si fa notare per un tocco melodico ma anche molto rabbioso, mentre “Before you judge” si fa notare per l’intricata ritmicità del brano, che lo rende interessante, anche se il tocco rabbioso non scema mai. E oltre a questi episodi, che sono i migliori del disco per me, occorre anche includere una più easy listening “Stronger than ever” o la title track, dove il buon groove e un assolo positivo donano importanti plusvalori. Il problema degli Zero è purtroppo il fatto che altrove la loro musica o funziona meno, oppure spreca delle opportunità forse per esagerazione. Ne siano un esempio la genericità di brani come “The way through” e “Future debts”, la conclusive “Yearning Shores” strumentale senza che ci sia un vero motivo, e la poco riuscita “Choosing oblivion”, che decide di abbondare finendo per strafare, rendendo il brano un po’ incasinato, specie quando c’è sopra anche il cantato.
Insomma: non è un disco del tutto riuscito, ma gli Zero riescono comunque a destare un interesse e a farsi notare, e “Waves of griefs...” è comunque un disco che merita attenzione per la ricerca della personalità, nonché per una certa vivacità compositiva che al primo album può ancora permettersi di non essere perfetta se, come in questo caso, ci sono comunque brani di rilievo. Speriamo che il prossimo disco si rivelerà una bomba, ma nel frattempo questo disco è consigliato agli amanti del metalcore meno zuccheroso e anche di certo groove metal.

Track by Track
  1. Overwhelming waves (Intro) S.V.
  2. Goodbye, brother sea 75
  3. Before you judge 75
  4. Stronger than ever 75
  5. The way through 65
  6. Waves of griefs, seas of regrets 70
  7. Future debts 65
  8. Choosing oblivion 65
  9. Yearning shores 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 15.04.2019. Articolo letto 1707 volte.

 

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