Carved «Thanatos» [2019]

Carved «Thanatos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.04.2019

 

Visualizzazioni:
1775

 

Band:
Carved
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Titolo:
Thanatos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Cristian Guzzon :: Vocals;
- Alessio Rossano :: Guitars;
- Damn Terzoni :: Guitars;
- Lorenzo Nicoli :: Bass;
- Giulio Samael :: Drums;
- Federico Mecozzi :: Violin;
- Marco Mantovani :: Orchestral;

 

Genere:
Symphonic Death Metal

 

Durata:
50' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.02.2019

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Gli apuani Carved ci omaggiano con questa terza prova racchiusa in “Tanathos” dove tredici tracce, per circa cinquanta minuti di ascolto, rappresentano in sostanza una prova più che apprezzabile. In che senso? Indubbiamente nel fatto che il materiale contenuto in questo disco rappresenta un significativo passo in avanti per la band sotto il profilo compositivo ma soprattutto sotto quello che può rappresentare anche un buon prodotto da tenere e conservare. Il disco, nel classico stile oramai noto della band ossia un Death Metal Sinfonico, offre un quadro compositivo abbastanza sobrio, non esagerato e ricco di passaggi strutturali facili da memorizzare. Il buon growl, più o meno accentuato, offre una resa discreta al pari delle ritmiche e delle buone orchestrazioni sviluppate dal combo nel corso dell’ascolto; le chitarre danno impulso costante attraverso ottime ritmiche parificabili anche all’egregio lavoro del synth e della batteria, con esiti da apprezzare costantemente. Se la buona apertura di “Sons Of Eagle” dimostra una band perfettamente sulla cresta dell’onda, con la successiva “Octopus” le cose non vanno che migliorando sia ritmicamente che nell’ambito dei ritornelli orecchiabilissimi; si prosegue poi con le successive “Skal”, dall’apertura ritmica molto compatta e parimenti eccelsa per l’intera durata del brano; apertura soft offerta dal pianoforte per “Rain Servant”, un brano quasi epico nei contenuti ma sempre legato alla matrice orchestrale del death metal; da segnalare il brano in lingua madre “La Ballata degli Impiccati”, la cui resa del clean, su supporto di piano e violino, dimostra pur sempre l’ottima capacità del combo a sapersi distinguere in qualunque momento distaccandosi dal caratteristico modus operandi; un piccolo intermezzo con “NeveroddoreveN” ci riporta nuovamente su una dimensione classica offerta da “The Time Traveller”, un buon pianoforte non troppo malinconico ma pur sempre fantasioso nei contenuti su cui nuovamente si stende la performance di un clean caldo ma pur sempre espressivo; seguono poi “Spider” dall’apertura quasi più oscura ma felpata pronta a scattare in un ponderoso death metal, “The Gulf” un mid tempo in clean sempre distorto e tutt’altro che scontato nei contenuti; “Come With Me” dove la guest femminile di Sara Squadrani rende quasi magica l’ambientazione del brano resa in un clean rilassante; conclude “Elsie ( An Afterlife Suite)” un brano quasi distaccato dai momenti introduttivi, nuovamente reso in clean su una base dai contenuti appena rock in apertura ma successivamente sviluppati in un motivo molto grintoso per all’ottima ritmica che alla buona prova vocale femminile. Un disco divertente reso tale da una band in perfetta sincronia che sa ben diversificare il proprio stile senza risultare mai banale.

Track by Track
  1. Sons Of Eagles 75
  2. Octopus 75
  3. Skal 75
  4. Path S.V.
  5. Rain Servant 80
  6. Hagakure 75
  7. La Ballata degli Impiccati 75
  8. NeveroddoreveN S.V.
  9. The Time Traveller 75
  10. Spider 80
  11. The Gulf 75
  12. Come with Me 70
  13. Elsie (An Afterlife Suite) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 22.04.2019. Articolo letto 1775 volte.

 

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