Bonded By Hate «Generations of Blood» [2018]

Bonded By Hate «Generations Of Blood» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
05.05.2019

 

Visualizzazioni:
716

 

Band:
Bonded By Hate
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Titolo:
Generations of Blood

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Emiliano Pasquinelli :: Vox
Enrico Sabatini :: Guitar
Enrico Rumori :: Bass
Federico dello Sbarba :: Drums

 

Genere:
Thrash / Hardcore

 

Durata:
26' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Bonded by Hate vengono da Volterra e arrivano al loro album di debutto chiamato “Generations of blood”, che dura appena 26 minuti.
Tuttavia, se la breve durata e il nome della band alla Exodus vi fanno pensare a un martirio thrash old school, sappiate che non è così. Purtroppo non siamo neanche di fronte a un disco thrash/groove o dalle sonorità più moderne: i BbH si defineranno anche thrash, come nella loro pagina FB risulta, ma la realtà è purtroppo una musica molto semplice, quasi sempre su tempi medi e con riffs così semplici che il risultato somiglia più a certo nu metal / HC generico, il tutto condito con un cantato abbastanza fiacco e con una pronuncia in inglese tremenda, il cui risultato è evidente dalle prime due canzoni, ovvero brani anche discreti e che riescono a centrare un certo mood, ma con un risultato purtroppo già raggiunto da tanti altri in passato. E questo è quanto, in poche parole: il leit motif di “Generations of blood” è questo e i Bonded by Hate ce lo ripropongono per 8 canzoni che hanno la colpa di suonare cliché e nella media nonché senza particolari idee rilevanti nei brani, come ad esempio “Broken Silence” che finisce per essere la versione molto annacquata di “Low” dei Testament, solo con molta meno efficacia della chitarra, o come in “Bonded by hate”, che cerca di essere più thrash ma che finisce per rallentare subito, cosa che succede anche in “Blackstar” e nella title track.
In conclusione: “Generations of blood” non è un album brutto perché non è proprio thrash o che altro: è un disco assolutamente generico, che suona anche discreto, ma per nulla diverso da ciò che tante altre bands minori hanno fatto in passato. Non boccio la band perché se è vero che bruciarsi subito il primo full senza essere pronti è un errore che merita di essere punito, è anche vero che “Generations of blood” non è neanche la peggior cosa mai sentita, e a parte la genericità del songwriting non ha difetti che rendono l’album fastidioso, ma ciononostante se questi ragazzi vogliono smuoversi da una sufficienza politica come quella riportata devono farne di strada...

Track by Track
  1. Under siege 60
  2. Human waste 60
  3. Broken silence 55
  4. Bonded by hate 55
  5. Generations of blood 55
  6. Warzone 60
  7. Victims 60
  8. Blackstar 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl pubblicata il 05.05.2019. Articolo letto 716 volte.

 

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