Lyfordeath «Nullius In Verba» [2018]
Recensione
Primo album per i Portoghesi da Rebordosa Lyfordeath, che in questi 8 brani più intro e 2 intermezzi ci propongono ciò che loro chiamano Progressive Death Metal, una definizione abbastanza calzante. “Nullius in verba” è tuttavia più death metal, anche un po’ moderno, e il progressive è dato più che altro da una struttura aperta dei brani, che non sfociano in un ritornello e che prediligono tempi medi ad attacchi frontali, da cui l’influenza di questo genere, nonché la lunghezza dei brani.
Il tutto per un risultato che si fa notare per inventiva e amalgama delle influenze, non c’è che dire. Se infatti “Tenebrae” riesce a centrare l’obiettivo, è dalla maggiore variazione e cangianza di “Dawn of souls” che NiV ci colpisce davvero, stupendoci nei momenti sospesi di “Mortal”, un brano che riesce a durare 9 minuti senza momenti di stanca, affiancano una prima parte ieratica ad un’altra, la seconda, più diretta, e se la coralità dell’ottavo brano si fa sempre notare, è la prima parte della title track a erigersi a brano migliore di tutti in quanto il più pregno di atmosfere e riuscito. Il tutto per un risultato dunque soddisfacente, ma che ha come unico difetto quello di essere un po’ difficile da digerire. I Lyfordeath infatti abbondano spesso col minutaggio dei brani, quasi tutti tra i 5 e i 9 minuti, dove i nostri riescono comunque a dominare la durata dei brani invece che subirla, ma comunque non arginano il fatto che l’ascolto di questo disco è abbastanza complesso e impegnativo; non certo da botta in faccia adrenalinica, per intenderci. E questo è forse un difetto perché rende l’album meno variegato di ciò che poteva essere, conferendogli un tocco certamente più ruvido, ma del quale probabilmente i Lyfordeath possono farne a meno, in futuro.
In conclusione: ancora un po’ di nicchia, ma comunque ben fatto e con potenziale. Questo è “Nullius in verba” dei Lyfordeath. Consigliabile a chi cerca un disco death metal sperimentale e complesso, ma senza essere strampalato.
Track by Track
- Prophetia - Intro S.V.
- Tenebrae 70
- Lumine' - Intermezzo S.V.
- Dawn of souls 75
- Mortal 75
- Carved in the bones 70
- Ignio - Intermezzo S.V.
- The day the hell froze 75
- Deus ex machina 75
- Nullius in verba pt.1 80
- Nullius in verba pt.2 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
73Recensione di Snarl pubblicata il 04.06.2019. Articolo letto 1233 volte.
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