Witchlords «Demons in the Dark» [2019]

Witchlords «Demons In The Dark» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
17.06.2019

 

Visualizzazioni:
1651

 

Band:
Witchlords
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Titolo:
Demons in the Dark

 

Nazione:
Belgio

 

Formazione:
Thomas Lambeir :: Drums
Kristof Dedene :: Guitars, Vocals

 

Genere:
Heavy / Power Metal

 

Durata:
29' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.03.2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dal nulla, insospettabilmente e con un disco autoprodotto, arrivano i Belgi da Antwerp Witchlords, che fanno centro secco e piazza pulita, con il loro Heavy/Speed Metal influenzato dal Power.
Ma non lasciate che la parola “power” vi faccia pensare a robaccia tipo Dragonforce. No, il mix tra Heavy e Power dei Witchlords va a citare a gran voce l’amore per il metal anni 80 e per le sonorità alla Judas Priest e Primal Fear, tra gli altri. Solo che qui bisogna aggiungere un’alta gradazione tamarra, un sound molto più grezzo e sanguigno, e una potenza sonora davvero da rimarcare, che si esalta nella title track iniziale, e che di fatto va a continuare direttamente nel brano successivo (in effetti i brani suonano tutti legati), e se sulle prime è il Power a prevalere, dalla seconda metà i riffs si snelliscono, l’impatto aumenta e aumentano anche i bpm, sfociando in dei brani che non oltrepassano mai i 3 minuti di durata, e che con la convinzione che ci mettono tra un fendente che ti tirano e l’altro, arrivano a stenderti e a farti alzare bandiera bianca alla fine di un album corto, che dura appena meno di 30 minuti, e che anche così riesce tuttavia a farti divertire parecchio, con i Witchlords che continuano a darle di santa ragione in ogni brano.
Questo è “Demons in the dark”: è il Power come si faceva una volta e nobile, è potenza sonora che non sfigurerebbe se fosse messa in apertura ad un concerto dei Baphomet’s Blood, è pura rabbia, convinzione e attitudine, nonché francamente un disco dall’ascolto obbligatorio se il metal anni 80 e gruppi come Judas Priest, Primal Fear, Baphomet’s Blood e, perché no, Manzer, sono la vostra ragione di vita. Poi certo, ci sarebbe un po’ troppo eco e riverbero nei brani, ma di fronte a tale carneficina sonora, sinceramente, ci passi sopra alla grande.

Track by Track
  1. Demons in the dark 80
  2. The hero's fate 85
  3. The horde 80
  4. Sorcerer's spell 85
  5. Tomb kings 85
  6. Blood for the bloodgod 85
  7. Master of fear 80
  8. Slaughter 80
  9. Green menace 80
  10. Chaos 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Snarl pubblicata il 17.06.2019. Articolo letto 1651 volte.

 

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