Cremisi «Dawn of a New Era» [2019]

Cremisi «Dawn Of A New Era» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
03.07.2019

 

Visualizzazioni:
1182

 

Band:
Cremisi
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Titolo:
Dawn of a New Era

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Federico Palmucci (chitarre)
Davide Tomazzoni (voce)
Francesco Messina (basso)
Rolando Ferro (batteria)

 

Genere:
Symphonic Metal

 

Durata:
49' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
14.06.2019

 

Etichetta:
Volcano Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Volcano Promotion
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Recensione

I Cremisi sono una band formatasi nel settembre 2016 in Emilia Romagna e si caratterizza per la composizione di un metal particolare, a metà strada tra il sinfonico, il folk e il melodico , al quale aggiungiamo il fatto che vengano affrontate tematiche storiche nei testi.
Il nome del gruppo e la cover mi hanno colpita, si imprimono bene nella testa e ora vediamo se la musica è altrettanto incisiva.
Inizio: Dark Winds è un’intro atmosferica, ripresa nella melodia da The Black Death , pezzo che alterna momenti di pura adrenalina a un cantato calmo e profondo.
Dawn of a new era è accattivante, un sound dark più ritmato.
Captain’s Dog è un pò calante, al momento è quella che mi ha stupita meno; discorso opposto per l’intensa Confession, pezzo che alterna i tempi e mostra una complessità tecnica non indifferente. In the name of the lord è basata su una melodia folk, a tratti irish, molto orecchiabile.
Waves of sorrow è una breve intro a Battle of Lepanto, un brano con un’ampia presenza di cori epici e una musica incalzante, ottimo per un live.
The hanged man possiede sfumature dark, il ritornello è piuttosto orecchiabile sebbene non rappresenti la song migliore dell’album. On the Moon è la conclusione ideale: brano abbastanza calmo, sulla scia di un folk introspettivo e comunque non banale.
Nel complesso Dawn of a New Era è un lavoro che contiene una serie di spunti piacevoli e ben studiati; certo, ci sono brani, a mio parere, che non sono azzeccatissimi o che forse vanno sviluppati diversamente, ci sono sfumature da rivedere, tuttavia si tratta di un’opera con una sua personalità.
Le intro, ad esempio e paradossalmente, sono degne di attenzione, ricercate; la voce di Davide è espressiva, a tratti intensa; non da meno il lavoro di Federico alla chitarra, veramente bravo.
Credo che con qualche smussatura qua e là, i Cremisi potrebbero ottenere delle belle soddisfazioni, soprattutto in territori come la Scandinavia, dove il genere della band potrebbe essere molto apprezzato.

Track by Track
  1. Dark winds S.V.
  2. The Black Death 70
  3. Dawn of a new era 70
  4. Captain's Log 65
  5. Confession 75
  6. In the name of the lord 70
  7. Waves of sorrow S.V.
  8. Battle of Lepanto 75
  9. The hanged man 65
  10. On the Moon 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di reira pubblicata il 03.07.2019. Articolo letto 1182 volte.

 

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