Kraanston «Northern Influence» [2019]
Kraanston
Titolo:
Northern Influence
Nazione:
Italia
Formazione:
Fabio Insalaco :: Guitar, Vocals
Andrea Bonamigo :: Bass, Vocals
Stefano Moda :: Drums
Genere:
Sludge Metal
Durata:
46' 49"
Formato:
CD
08.03.2019
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nonostante tutto, no: il primo disco dei Torinesi Kraanston, gruppo formato da due ragazzi degli Homicide Hagridden e uno dei The Selfish Cales, non è un capolavoro. È bello, ma non è un capolavoro. Tante sono infatti le influenza sbandierate da questo trio, dallo sludge al thrash/death fino al doom, ma il risultato risulta più che altro un buon Stoner rock/metal con una predilezione per la chitarra solista, e con parti sludge ben precise, il tutto per un risultato certamente riuscito e piacevole, ma che di certo non mi suona unico o chissà quanto originale.
“Northern Influence” infatti comincia perlopiù sludge, prendendo in prestito effettivamente qualcosa dagli altri generi che i nostri ragazzi dicono, ma si tratta di elementi più che di influenze vere e proprie, e pertanto i brani restano perlopiù su quello stile, piacendo e con alcuni grooves degni di nota e che differenziano i Kraanston da tanti wannabes armati solo di chitarre ribassate, fuzz e big muffs, distinguendosi nella cantabilità di “Tunguska” o nella cangianza stoner rock/hardcore di “Norilsk”. Ho detto Stoner rock, perché questa è effettivamente l’influenza che sento sempre più prevalere col passare dei minuti in “Northern Influence”, con un sound sempre più mosso e aggressivo, raschiante, che si esprime completamente nella probabilmente migliore di tutte “Cargo’s cult”. Qui la band infatti suona ancora un po’ sludge, ma è chiaro che lo stoner e la chitarra solista qui viaggiano alla grande. Magari con un po’ di autocompiacenza (il brano poteva durare benissimo 1 minuto in meno se non qualcosa di più), ma comunque centrando il risultato, e da qui il leitmotif non cambia, come testimoniano “Kraanston” e la conclusiva “Svalbard’s pain”, che nonostante un nome più evocativo batte in stragrande maggioranza sullo stesso chiodo.
Insomma: “Northern influence” non è tutto questo capolavoro che i Kraanston vorrebbero farmi credere leggendo la loro biografia, ma è senz’altro divertente e gustoso, specialmente consigliabile se vi piacciono i gruppi con chitarre ribassate e chitarra solista che si sbizzarrisce. Chissà come sono da live di spalla a gruppi come i Southern Drinkstruction...
Track by Track
- UVB – 76 65
- An unknown hero 70
- Tunguska 75
- Planet 4 70
- Norilsk 75
- Cargo's cult 75
- Kraanston 70
- Svalbard's pain 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il 15.07.2019. Articolo letto 651 volte.
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